L'era Allegri
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 17/05/2019 -

L'era Allegri

profile picture
profile picture
o:p>

È ancora un’intuizione tattica di Allegri a togliere le castagne dal fuoco – l’avvento del 4-2-3-1 offensivo ma con gli interpreti votati al sacrificio – e a regalare un altro scudetto, un’altra Coppa Italia e la scalata fino a Cardiff. Cardiff, già. Un nome che riecheggia spesso nella mente dei tifosi ma probabilmente anche in quella di Max: il punto più alto – arrivare ad una finale con l’ambizione e la convinzione di poterla vincere – è probabilmente anche l’inizio della parabola discendente della sua traiettoria alla Juventus. La sensazione condivisa era che in caso di vittoria il matrimonio si sarebbe pacificamente interrotto; invece è proseguito, con tanto di rinnovo. Ma con una proposta di calcio – quella dei due anni successivi – molto meno brillante degli anni precedenti. È nell’ultimo biennio, infatti, che esplode la diatriba tra bel gioco e risultati. Complice anche il secondo vero rivale per lo scudetto a distanza di anni – il bel Napoli di Sarri – quella di Allegri diventa quasi una questione personale: dimostrare che vincere e giocar bene sono due sport diversi.

La storia gli dà ragione e la Juventus vince, sebbene soffrendo e rischiando di perderlo, il suo settimo scudetto di fila – quello che per Allegri è il quarto – e un’altra Coppa Italia. Ma non riesce ad arrivare in fondo in Champions League, dove rischia di uscire già con il Tottenham e illude (e si illude?) nella notte di Madrid. L’impressione è che si sia già vicini alla fine, ma l’imprevisto che ribalta tutto è gigantesco e si chiama Cristiano Ronaldo. La Juventus affida ancora a Max la fase finale del suo progetto di crescita e non si pone limiti – per bocca del suo presidente – nel dichiarare i suoi obiettivi. Non proprio la “halma” che Allegri ha sempre predicato. La Juve domina il campionato, ma non brilla quasi mai, zoppica e viene eliminata in Coppa Italia e disputa una delle Champions più sottotono – con l’unica eccezione del ritorno contro l’Atletico Madrid. Curiosamente è ancora una squadra che incarna la nemesi di Allegri, l'Ajax con la sua qualità di manovra - a mettersi in mezzo. Allegri è aspramente criticato da parte della tifoseria e dell'opinione pubblica: la Juventus si esprime al di sotto delle proprie potenzialità.

Cristiano_Ronaldo_delusione_Juventus_IMAGE.jpg

La Juventus di Cristiano Ronaldo esce mestamente dalla Champions League.

Spesso accade che in una storia d’amore che l’amore, appunto, sfumi pian piano trasformandosi in affetto. La chimica tra Allegri e la Juventus ha prodotto solo trionfi in Italia, prestigiose campagne europee con vittime e stadi illustri – Real Madrid, Westfalenstadion, Ethiad e Old Trafford, Wembley, il Barcellona di Messi – e alcune delusioni cocenti, frutto probabilmente di motivi contingenti e dell'eccessivo pragmatismo in cui le ultime Juventus sono state un po' imprigionate. Comunque emozioni, abbastanza per parlare di un’era dorata che si conclude, di una storia indelebile i cui bei ricordi ultimamente apparivano soltanto un po’ sbiaditi: si sa, basta poco per cancellarli nel tremendo mondo del calcio che macina tempo e giorni andando sempre avanti. Così, per salvaguardarli e prima che la chimica scomparisse del tutto, la decisione: Allegri non sarà l'allenatore della Juventus nella prossima stagione. Ad un certo punto, ci si rende conto che la persona che si ha accanto non è più quella giusta per continuare a crescere. Si saluteranno come due vecchi amici, Allegri e la Juventus: si sono dati tanto, hanno dato tanto ai sostenitori della Vecchia Signora. Ma saper prevenire il cambiamento a volte è più importante e coraggioso che sapersene adattare. Lo sa bene anche lui in fondo: "c'è da fare i complimenti ai ragazzi", ripeteva puntualmente dopo ogni partita. Dopo cinque anni, è giusto che vadano fatti anche a lui.

Allegri_ultimo_scudetto_IMAGE.jpg

 I festeggiamenti dopo l'ultimo scudetto vinto il 20 aprile: l'ottavo consecutivo per la Juve, il quinto per Allegri.

CONTINUA A LEGGERE

Tags: Juventus



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!