"Sono venuto qui per vincere tutto": chiara l'intenzione di Douglas Costa. "Duki" promette già un'intesa perfetta con Gonzalo Higuain, e di sfornare assist e giocate a ripetizione in fascia: il nuovo acquisto bianconero è bello carico.
"Mi sento bene, anche se ho appena iniziato ad avere il ritmo dei compagni" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "La Juve si allena forte: so di essere un poco più indietro e di dover lavorare per arrivare al livello degli altri. Nessun problema, sono pronto. Higuain? Io sono il miglior amico dei numeri nove: lo sono stato per Luiz Adriano allo Shakhtar e per Lewandowski al Bayern Monaco, così lo sarò per Higuain, un grande compagno e un campione. Pjanic? Ho giocato con Thiago Alcantara, imparando molto dalla sua qualità, e sono rimasto impressionato da quanta ne ho trovato alla Juventus. Mi piace giocare con calciatori che posseggono qualità, come Pjanic o Cuadrado: sono felice di portare follia e creatività, ma insieme con loro".
In tanti corteggiavano Duki, lui ha scelto la Juve: "Perché in tre anni ha conquistato due volte la finale di Champions: è la squadra con più voglia e possibilità di vincerla. Nell’anno del Mondiale, la Juve è una scelta importante: la migliore che potessi fare. Mi è sempre piaciuto vederla giocare, perché ha un gioco di alto livello, e quando ho avuto l'occasione di farne parte, non me la sono lasciata sfuggire. Questa squadra è fatta per vincere: credo di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto. Sono venuto per vincere tutto il possibile. Anche la Champions. Lavorerò duramente per provare a fare la storia della Juve, come stanno facendo i giocatori che sono già qui".
I bianconeri suggeriti da Vidal: "Arturo è un grande amico, mi ha spiegato quanto la Juve sia grande e quanto sia seguita in tutto il mondo. Guardiola mi voleva al Manchester City? A Pep sono molto legato, ma dopo aver lavorato con lui desideravo vivere nuove esperienze, sperimentare un modo di giocare diverso, avere l’opportunità di imparare cose nuove. Allegri? Con luisi conversa molto, conosce il mio potenziale e per me è importante sentire fiducia: mi trovo molto bene con squadra e tecnico, ma devo dire che con tutti i miei allenatori ho avuto sempre buoni rapporti. Anche con Carlo Ancelotti: non giocavo molto ma ho avuto un buon rapporto e siamo rimasti amici".
Posizione preferita: "Nelle cinque stagioni allo Shakhtar ho sempre giocato a destra, al Bayern Monaco ovunque, anche in mezzo. Mi trovo meglio a destra per il tiro e a sinistra per i cross: non so ancora quale sarà la mia posizione qui, però non ci saranno problemi". Uno sguardo al resto della serie A: "La Juventus è una grande squadra, con tantissimi tifosi in tutto il mondo. Come capita al Bayern in Bundesliga, tutti vogliono batterla e danno il massimo ogni volta che la incontrano. Sarà una stagione dura, con tante squadre in lotta per lo scudetto che schierano giocatori importanti: anche Milan e Inter si sono rinforzati. E al di là delle favorite, tutte le avversarie saranno impegnative: in Italia le squadre sono tatticamente perfette. Noi però siamo la Juve, conosciamo la nostra forza e i nostri valori".
Curiosità finali... "La mia squadra del cuore è IlGremio. Ero tifoso da bambino e lo sono ancora oggi. E’ stata la squadra di Ronadinho, il mio idolo, e anch’io ho avuto la fortuna di vestire quella maglia: sono entrato a dodici anni nel settore giovanile. Hi dodici tatuaggi. Sulla pelle ho anche la mappa del Brasile con i punti cardinali, i nomi di papà e mamma... Un tatuaggio è legato alla mia esperienza in Ucraina, la prima in Europa. Uno per la Juve e l'Italia?Prima della Germania: non l’ho ancora fatto".