Ieri ha compiuto 32 anni, ma c'è da scommetterci, Giorgio Chiellini vorrebbe scartare un regalo in particolare e pur di averlo sarebbe disposto ad aspettare il 3 giugno 2017. Qualche indizio? Ha delle "grandi orecchie" e si troverà al Millennium Stadium di Cardiff. Per riuscire nell'impresa di vincere la Champions la Juventus dovrà contare su una grande difesa e in questo precampionato i torinesi hanno preso qualche gol di troppo. Lo sa bene anche Chiellini:
"Work in progress, sappiamo che dobbiamo migliorare nei particolari" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "ormai manca poco e da domani bisognerà tirare fuori qualcosa in più ogni giorno, perché sono i dettagli che fanno la differenza. Ci siamo allenati bene, abbiamo privilegiato l’aspetto fisico e il possesso palla, abbiamo provato a giocare in ogni situazione, adesso bisogna pensare anche alla concretezza e alla solidità. Il modulo non c’entra, possiamo giocare a tre o quattro a seconda di chi sta meglio. I dettagli fanno parte dell’attenzione, metà squadra è partita prima ma buona parte del gruppo è arrivata tardi, finora non abbiamo mai giocato con gli undici che probabilmente andranno in campo contro la Fiorentina. Dobbiamo riprendere confidenza con questo tipo di concentrazione in fretta, perché non abbiamo più tempo: il nostro inizio di campionato è molto difficile e questo deve essere uno stimolo in più".
Sensazioni a una settimana dall'esordio in campionato? "C’è molto entusiasmo dovuto ai grandi acquisti e voglia di fare bene, ma senza la giusta cattiveria non si vince. Rispetto a un’estate fa abbiamo cambiato meno e abbiamo preso giocatori maturi e di spessore, in più abbiamo l’esperienza della falsa partenza del 2015-16: noi eravamo convinti di dare il 100%, ma non era così. Scudetto scontato? No perché siamo tutti molto esperti e conosciamo le insidie della Serie A, però dobbiamo essere consapevoli che per vincere bisogna dare qualcosa in più rispetto al precampionato. Abbiamo alzato la qualità con Pjanic: sia in azione sia sui calci da fermo può darci tanto, segna e fa assist. Abbiamo aumentato il livello davanti con Higuain e lo stesso è accaduto negli altri reparti. Abbiamo fatto grandi acquisti e alla fine è andato via solo Pogba: Morata e Cuadrado sapevamo che difficilmente sarebbero rimasti. Non dobbiamo pensare che sia tutto facile ma bisogna anche evitare allarmismi o nervosismi inutili".
Un piacere confrontarsi con i nuovi arrivati, Higuain in testa: "C’è talmente tanta qualità che quando ci siamo tutti è un piacere lavorare. Anzi, grazie a Gonzalo e agli altri raggiungiamo livelli di intensità più alti in allenamento che in partita, dove puoi incontrare squadre che si chiudono. Bisogna avere sì la tranquillità nel far girare la palla ma anche più determinazione". Chiellini individua le principiali rivali: "L’Inter ha una rosa di incredibile qualità in ogni reparto, il Napoli ha perso Higuain però ha un gruppo solido e un allenatore con una filosofia di gioco ben precisa. La Roma da quando è arrivato Spalletti ha svoltato. Non vedo un gap con le altre, però dipende da noi. L’Inter non può non puntare alla Champions e allo scudetto. Il piazzamento dell’anno scorso non conta, come organico non ha niente da invidiarci".