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Data: 13/04/2017 -

Juventus, Chiellini: "Dybala? Quando Messi e Ronaldo abdicheranno ci saranno Paulo e Neymar, saranno il top"

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"Adesso dipende tutto da noi: se giochiamo come all'andata non ce n'è per nessuno". Il suo gol ha esteso definitivamente il Barcellona e Giorgio Chiellini adesso crede più che mai nell'impresa. Se la Juventus partirà al Camp Nou con tre gol di vantaggio gran parte dei meriti vanno proprio al roccioso difensore toscano, impeccabile in difesa e goleador in attacco.

"Volevamo dimostrare a noi stessi di essere più su, non solo tatticamente e tecnicamente, ma a livello di personalità, autostima e convinzione per certi palcoscenici" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "La differenza rispetto a Berlino, a parte gli avversari, è stata proprio quella voglia di andare a prendere alto il Barcellona, tenerlo lontano dalla nostra area il più possibile. Abbiamo ancora dei margini di crescita, lo dovremo dimostrare in questi due mesi. Ritorno? Per subire quattro gol dobbiamo fare male noi e bene loro. Però, con tutto il rispetto, sappiamo che dipende tanto da noi. E fra otto giorni avremo un altro esame di crescita molto importante".

Risultato inaspettato per Chiellini: "Prima della partita nessuno poteva auspicare un risultato migliore di questo. Bisogna essere obiettivi. Siamo consapevoli che forse il Barcellona è l’unica squadra che può pensare e far pensare di recuperare un risultato del genere, però credo che se giocheremo ai livelli della partita d’andata, non ce ne sarà per nessuno. Suarez? Con lui non devo prendermi la rivincita. Anzi, alla fine sono uscito dal mondiale e quindi... Non ce l’ho con lui. La rivincita bisogna completarla a Barcellona e va presa più di squadra. Gli obiettivi singoli sono molto, molto, molto meno importanti di quelli collettivi".

Su Dybala: "E’ un talento mondiale più che altro perché ha fatto degli step velocissimi, nel senso che è arrivato alla Juventus a 22 anni dopo una annata al Palermo “vera”. E dopo un anno e mezzo, quasi due, stiamo parlando di un giocatore di livello internazionale. Credo che quando Messi e Ronaldo piano piano abdicheranno, Paulo sarà dopo Neymar il più grande talento in Europa. Deve ancora crescere tanto per essere al livello del brasiliano, ma i presupposti ci sono tutti".

Per la Joya serata magica: "Be, non aveva mai giocato contro il Barcellona... L’anno scorso siamo usciti agli ottavi e Paulo al ritorno non c’era neanche. Quindi stiamo forse parlando della partita più importante per me, figuriamoci per lui". Differenze rispetto a due anni fa? L'esperienza, ma anche qualche giocatore in meno: "A parte i discorsi tecnici, perché comunque avevamo un centrocampo che se ci ripenso mi vengono i brividi (Pirlo regista, Marchisio e Pogba mezzali, Vidal trequartista)... Credo che sia proprio un discorso di abitudine a giocare certe partite".



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