Il suo infortunio sta tenendo in apprensione l’ambiente bianconero, intanto Federico Bernardeschi è stato protagonista di una conferenza stampa a dir poco particolare. Niente giornalisti, microfoni o taccuini, solo la curiosità di alcuni bambini tra i 5 e gli 11 anni che per qualche minuto si sono trasformati in cronisti d’eccezione all’interno della sala stampa bianconera per l’evento #Juniorreporter: “Cosa porterei su un’isola deserta? Un pallone, i miei cani e la mia ragazza – Questa la prima risposta del numero 33 bianconero- Quando ero piccolo sognavo di incontrare tanti giocatori. Però se devo dirne qualcuno dico Del Piero e Totti. Con chi ho socializzato di più nella Juve? Con il gruppo degli italiani. Ai bambini consiglio di divertirsi e di credere sempre nei loro sogni. Di essere umili, di impegnarsi e di guardare tutto con positività. Perché ho scelto la maglia numero 33? Perché sono credente e credo in Dio e 33 sono gli anni di Gesù. Ho iniziato a calciare un pallone a 4 anni ed ero appena andato ad iscrivermi alla scuola calcio, e il primo gol l’ho fatto proprio in quell’allenamento. Il mio sogno nel cassetto? Vincere la Champions League ed un Mondiale. Tre aggettivi per descrivermi? Sincero, positivo e generoso. E' più forte la mia fede verso Dio rispetto a quella calcistica, perchè la salute viene prima di ogni cosa. A chi ho dedicato il primo gol con la Juve? Alle persone a cui voglio bene e che mi sono state vicino nei momenti difficili”.
Data: 26/02/2018 -