Andrea Barzagli e l'ultima occasione. Già, a 36 anni il difensore toscano è consapevole che la Juventus sta vivendo una stagione non facilmente ripetibile. Vincere la Champions potrebbe essere la degna conclusione di una carriera che ha visto Barzagli alzare al cielo quasi tutti i trofei. Lo stopper azzurro, nel corso dell'intervista concessa a Tuttosport, parte dal nuovo ruolo assegnato da Max Allegri:
"Mi dice che giochiamo a tre e poi mi schiera terzino! Allegri è un paraculo, ragazzi... Su ‘ste cose... E io ci casco sempre, perché ho voglia di giocare" - attacca Barzagli - "Sinceramente, quando arrivi a quasi 36 anni inizi a pensarci alle cose, quindi è normale che ti vada bene tutto. Dunque mi metto a disposizione. So quello che posso dare in fase difensiva, penso molto; e so quello che posso dare in fase offensiva, penso non tantissimo. E di conseguenza faccio le cose abbastanza semplici. La Juve ha un grande potenziale in attacco e può permettersi un terzino non di spinta come me. Per me vale ancora tutto, sì. Vale arrabbiarsi se non gioco: intendo all’interno di me. Vale andare al campo e allenarsi sempre al massimo. Perché se perdo questo, allora posso anche smettere... Per arrivare a quasi 36 anni con questa Juve devi essere al massimo: devi spingere, devi correre, devi allenarti bene".
Qualcuno potrebbe pentirsi di aver lasciato i bianconeri... "Vidal e Pogba? Mah, sono scelte... Nessuno si può aspettare che vai via e l’anno dopo una squadra va in semifinale di Champions. Pogba l’ho visto in videochiamata proprio prima della partita col Genoa, ci siamo salutati. E’ normale che da un lato sarà contento, ma dall’altro sicuramente gli sarebbe piaciuto esserci. E’ così. Ora tifa per noi, ci mancherebbe: chi è passato da questo gruppo lo conserva nel cuore. Siamo sempre in contatto. Perché davvero: in questi anni la nostra forza è stata il gruppo. Siamo i primi ad aiutarci in campo e i primi, fuori, a star bene: senza stelle, senza prime donne. Siamo in tanti a “tirare” lo spogliatoio. Lo fanno anche i nuovi. Il punto è che c’è grande voglia di arrivare, di vincere. Per qualcuno è anche l’ultima occasione: per me, ad esempio. Penso sia una delle ultime chance di vincere grandi cose, questo ti invoglia a dare tutto te stesso. Io lo faccio, di conseguenza gli altri, anche i più giovani, spingono ancora di più".
La Juventus la difesa più forte degli ultimi sei anni: "Sicuramente, visto che lo dicono i dati. Dico reparti e non singoli, perché in Italia ci sono stati grandissimi difensori, però in realtà adesso c’è anche qualcuno come Bonucci, Chiellini, in futuro Alex Sandro... Sono arrivati al top dei difensori mondiali. La difesa della Juve non sfigura nei confronti. Mandzukic? Noi lo avevamo affrontato quando era al Bayern: era prima punta, ma pressava tutti. Ce lo ricordiamo bene com’era, ma da qui a pensare che potesse fare l’esterno a tutto campo non ce lo aspettavamo. Lui ha grande cuore e ci dà grande fisicità. Anche nelle palle inattive, su qualche rinvio, è un’arma in più davvero fondamentale per noi".