Il ‘derby d’Italia’ più importante degli ultimi anni. Lo dice la classifica, lo ha confermato anche Allegri dopo la sconfitta con il Napoli che ha riaperto il campionato. Per la Juventus la partita con l’Inter è un crocevia fondamentale per la strada che porta al settimo scudetto consecutivo. O tutto o niente, nel giro di 90 minuti. In conferenza stampa Allegri ha presentato così la partita di domani sera: “Il momento più difficile della mia gestione? Quando sono arrivato era un po' peggio. I tifosi sono venuti per sostenerci ed hanno voluto farci sentire la loro vicinanza. Le voci sullo spogliatoio diviso? Dispiace sentire queste cose perché sono prive di qualsiasi fondamento e intaccano la nostra professionalità. Adesso però è tempo di giocare, perché abbiamo 5 partite da qui alla fine e siamo in ballo per due obiettivi. Poi come in ogni cosa ci sono dei momenti di difficoltà, ma questo non vuol dire che la squadra è passata ad essere di fenomeni ad una squadra di brocchi. Domani dovremo giocare una grande partita contro l'Inter che prende pochissimi gol. Non credo che il campionato si giocherà tra oggi e domenica perché è ancora lunga e nel calcio di cose al contrario ne abbiamo viste tante. Mi diverto perché le cose piatte non mi piacciono. La monotonia è una brutta cosa. In questi momenti è bello, se avessimo vinto lo scudetto prima... Ora invece bisogna tirar fuori il coraggio, l'incoscienza e la spensieratezza. Sono dei bei momenti da vivere con entusiasmo. Domani è una partita in cui dovremo essere pronti su ogni pallone. Con il Napoli abbiamo fatto 9 falli e subiti 18, e questo è un dato negativo per noi. Dobbiamo fare la partita giusta altrimenti da San Siro non se ne esce più. Perché il calo di rendimento? Più siamo pensierosi e meno siamo pronti. La Juventus nell'ultimo periodo non ha giocato male. Quest'anno abbiamo subito diversi gol al 90'.
"Il campionato è tutto da giocare: sento dire che il Napoli è favorito e le vincerà tutte e 4. Adesso non dobbiamo aggrovigliarci sui pensieri. Dobbiamo pensare a fare una grande partita. Dybala? È un grande giocatore che ha un mese per dare un grosso contributo alla Juventus. Paulo sta bene, tutti si aspettavano qualcosa di più, ma per lui come per tutti sarà un mese pieno di entusiasmo. Dobbiamo essere bravi a scrivere un altro pezzo di storia. A parte Sturaro e De Sciglio sono tutti a disposizione, anche Bernardeschi che sta meglio con la gamba. Chiellini invece ha praticamente finito la stagione. La partita di Madrid è stata una partita a sè, giocata bene, come ne sono state giocate altre. In questo momento la cosa importante è che tutti si mettano in discussione. Non c'è da chiacchierare, dobbiamo stare zitti e lavorare. Una squadra che viene da tutti i risultati che ha fatto non puó perdere le certezze in 3 giorni. Il malcontento dei tifosi? Hanno il diritto di essere delusi, ma tutti stiamo facendo il massimo. La squadra non è demoralizzata, è pronta a combattere. Mandzukic? Sta bene, è probabile che giochi. Domani a livello matematico lo scudetto non viene consegnato, nel calcio in un minuto cambiano le stagioni. L'importante è fare il massimo. Il mio rapporto con la piazza? Ho grande rispetto dei tifosi, l'allenatore è il responsabile di tutto nel bene e nel male. Il prossimo mese se giochiamo senza pensieri e con spensieratezza molto probabilmente vinceremo il campionato. Da inizio stagione dico che il campionato sarebbe finito alla fine. Barzagli? Potrebbe giocare dall'inizio. Difesa a 3? Assolutamente no. La partita con l'Inter dell'andata è stata una delle migliori giocate dalla Juventus. Il tifo contro delle altre tifoserie? La Juve deve pensare a se stessa”.