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Data: 26/01/2018 -

Juventus, Allegri: "Buffon? Difficile dire basta per i grandi campioni. Sarri non mi infastidisce"

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Continua la caccia al Napoli per la Juventus che, domani sera, sarà ospite del Chievo. Cinque le vittorie consecutive in Serie A per i bianconeri, che non perdono da otto partite e che distano ancora un punto dagli azzurri. Ma al Bentegodi non è mai facile, come giustamente ricordato da Massimiliano Allegri in conferenza stampa: “Loro sono un po’ in crisi di risultati, ma non di prestazioni. E poi c’è un dato interessante: dopo una partita in cui incassano molti gol, in quella dopo reagiscono subito, come dimostrano gli 0-0 con Roma e Napoli. Noi domani abbiamo solo un risultato, ovvero la vittoria per staccare chi ci sta dietro e inseguire il nostro obiettivo. Bisogna fare una bella partita a livello mentale, perché giocare lì non è mai semplice”. Allora ecco uno sguardo al capitolo infortuni: “Marchisio rientra martedì. Dybala avrà un esame in settimana per vedere se la cicatrice si è chiusa. Cuadrado avrà una visita specialistica in Germania per vedere se sarà necessaria l’operazione oppure no. Howedes prosegue nel recupero e Matuidi è pronto per rientrare. Oggi sarà a dispozione della squadra, vedremo se domani ci sarà. Alex Sandro ha smaltito abbastanza bene la botta di domenica scorsa, ma nel caso è pronto Asamoah, un giocatore del tutto affidabile. Se riposa qualcuno? Davanti credo di no, dietro ci saranno dei cambi. Sono indeciso fra Lichtsteiner e De Sciglio, mentre Chiellini può riposare. Bernardeschi? Può giocare, anche se c’è pure Douglas Costa. Sono molto contento del suo lavoro. Mezz’ala? Ci può giocare ma non è ancora pronto”.

Ma l’argomento del giorno è sicuramente quello legato alle dichiarazioni di Buffon a Repubblica: “Domani sarà con il gruppo, ma rientrerà in porta a Bergamo. Gigi sta facendo delle riflessioni ed è una cosa normale. Per il momento la sua priorità è quella di riprendere il posto da titolare e di giocare fino alla fine dell’anno. Se è difficile smettere? Fa parte della vita, bisogna accettarlo. Dopo ci sono almeno altri 40 anni per fare altre cose nella vita. Per grandissimi campioni non è facile dire basta, ma bisogna sempre guardare avanti. Questo riposo lo ha rigenerato, anche dopo la batosta del Mondiale. Quindi lo aspettiamo a braccia aperte. Io come Spalletti con Totti e come Conte con Del Piero? Gigi è uscito di squadra perché infortunato, altrimenti avrebbe giocato. Da martedì riprenderà il posto da titolare, poi a fine anno deciderà. E’ in un momento in cui deve pensare un po’ di più alla sua carriera”

E anche il futuro di Allegri, secondo molti, non è dei più chiari: “Io accostato alle top d’Europa? Sono già in una grande squadra, ho un contratto fino al 2020, sto bene e quindi non ci sono novità. L’importante è raggiungere gli obiettivi”. Poi la classica domanda su Sarri e sulla reazione dell’allenatore livornese dopo la vittoria con il Genoa: “Io più nervoso del solito? No, niente affatto. Delle volte si fanno un branco di chiacchiere, ma ho solo detto che alla fine l’importante è portare a casa il risultato. Questo avviene attraverso la prestazione, ma noi come caratteristiche siamo diversi sia dal Napoli che dalla Roma. Ora gli azzurri sanno anche vincere 1-0, segno di una solidità maggiore rispetto a quella delle passate stagioni”. Chiosa finale su Higuain e sulla difesa: “E’ sereno, anche se segna meno. Quando giochiamo con i tre davanti lui è quello che si sacrifica un po’ di più, diventando il regista della squadra. Con il Genoa non ha fatto gol, ma ha giocato bene. Con lui mi ero fatto sentire quando all’inizio non stava bene fisicamente. Adesso fa tutto, è solo questione di centimetri. Dietro abbiamo ridotto i gol subiti perché tutti adesso difendono. Prima lo facevamo con meno giocatori, invece in questo momento siamo più solidi. Poi adesso bisogna sfruttare meglio le occasioni in avanti, altrimenti rischi. La Juventus ha fatto più gol dell’anno scorso, ma bisogna lavorare sul palleggio e sulla gestione della gara”



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