L’attesa è finita, è il giorno della verità. Lo Juventus Stadium è pronto ad alzare il sipario, Juventus e Napoli stanno per mostrare all’Italia (e non solo) tutto il meglio che la Serie A può offrire. Prima contro seconda, Higuain da una parte e Dybala dall’altra; sfida tra leader in porta e tra allenatori perfezionisti in panchina. Uomini ed elementi che promettono spettacolo ed emozioni, da una parte e dall’altra. Un girone fa, le due squadre erano distanti 4 punti: il Napoli (a quota 9 a metà classifica) stava iniziando a trovare quella stabilità che lo ha portato in cima dopo aver superato Milan, Inter, Roma e Fiorentina. Fino a quel momento, la Juventus aveva invece vinto una sola gara (contro il Genoa), protagonista del peggior avvio di stagione della sua storia. Diciannove giornate dopo, la storia è totalmente cambiata: entrambe le squadre stanno migliorando i rispettivi record di vittorie precedenti, gli allenatori guidano ora due formazioni solide e concrete.
Higuain segna, Napoli sogna. L’attaccante argentino è in un momento di forma strepitoso, con i suoi 24 gol in 24 presenze. In gol già nella gara d’andata, insieme ad Insigne il Pipita aveva deciso la sfida del San Paolo; allo Juventus Stadium Gonzalo non ha ancora mai segnato, ma la gara che può rivelarsi decisiva nella corsa allo Scudetto potrebbe mettere in luce anche altre stelle. Davanti Sarri schiererà Insigne – già in doppia cifra - e Callejon, uno che “suda la maglia” (come ha scritto Reina qualche giorno fa). A centrocampo, Jorginho torna al suo posto dopo aver scontato la squalifica ed è pronto a guidare il centrocampo. Con lui Allan e Hamsik, l’uomo che ha segnato più gol ai bianconeri (6) e che vuole raggiungere le 81 reti di Maradona. Salvo sorprese, solita difesa con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam; un quartetto che in questo campionato è cresciuto di partita in partita e che con il ritrovato Reina è attualmente il secondo miglior reparto arretrato della Serie A – proprio dietro alla Juventus. I titolarissimi schierati nella serata di gala, in un teatro in cui gli azzurri (e Sarri) non hanno mai vinto. 4 sconfitte in 4 gare, 11 gol subiti e uno solo fatto lo scorso maggio: numeri da ribaltare, con il Napoli che per la prima volta nella storia si presenta allo scontro diretto da primo in classifica davanti alla Juventus nel girone di ritorno.
Qualche dubbio di formazione in più per Allegri, che in settimana ha perso Chiellini ma che ha ritrovato Khedira nella lista dei convocati. Resta da capire se davanti a Buffon i bianconeri si schiereranno a 3 (con Rugani?) o a 4 con Lichtsteiner ed Evra o Alex Sandro pronti ad indietreggiare. In quest’ultimo caso, probabile centrocampo con Marchisio, Sturaro, Cuadrado - o Pereyra, che però non ha ancora i 90 minuti - e Pogba. Tra le sfide più affascinanti, facile prevedere il duello a metà campo tra Hamsik e il francese, che contro gli azzurri ha spesso fatto vedere alcuni tra i gol più belli della sua carriera. Davanti, altri “scontri nello scontro” sull’asse Spagna-Argentina: Callejon e Morata sono tornati a segnare dopo un periodo a secco, mentre dopo un avvio complicato, nelle ultime settimane Dybala è riuscito a tenere testa al fenomeno Higuain. 12 gol finora, prove di ricche di personalità e di sacrificio: Paulo ha messo il piede nella maggior parte delle azioni decisive della sua squadra e in settimana ha dichiarato di essere pronto a lasciare la testa della classifica marcatori al connazionale. Solo in cambio del tricolore, ovviamente.
Sarri e Allegri pronti a guidare due formazioni partite a rallentatore, arrivate in vetta a suon di vittorie ed ora pronte a regalare tutto lo spettacolo di una notte decisiva. Dove “le motivazioni contano più della tecnica e della tattica”, parola di Max Allegri. Dove gli azzurri porteranno “l’orgoglio di tutti i napoletani per giocare a viso aperto e con un pizzico di follia”, come dichiarato dall’allenatore azzurro in conferenza stampa. Entrambi convinti che il cammino sia ancora lungo e che gli equilibri potranno cambiare anche più avanti. Questo JuveNapoli, però, vale per la storia (non solo di questo campionato) e - chissà - forse per la gloria. Come negli anni ’80, come ai tempi dei duelli tra Maradona e Platini. Una gara da giocare senza ansie né timore, ma con l’entusiasmo e la voglia delle grandi sfide. L’attesa è quasi finita. Napoli e Juve, è la vostra notte. Il mondo vi guarda.