Tutto d’un fiato: il timore, il pareggio, l’urlo al gol di Bonucci che vuol dire vittoria. La Juve batte il Torino, si aggiudica il derby e rialza la testa. Pirlo ha vissuto ancora una rimonta da protagonista contro i granata: nel 2014 segnò il gol decisivo, oggi esulta dalla panchina: “Oggi è stato più faticoso e più bello da allenatore. Il risultato non cambia e la sensazione è bella”, ha ricordato l’allenatore bianconero ai microfoni di Sky Sport.
L’avvio di gara per la Juve è stato complicato, ha dovuto aspettare il secondo tempo per trovare la strada giusta: “Quando entri in campo e perdi tutti i duelli è difficile che tu possa avere le redini del gioco. Nel primo tempo eravamo troppo statici, non riempivamo l’area, così diventa difficile con la difesa a 5. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia. Abbiamo creato parecchio non soffrendo mai”.
“Mi aspetto di più da tutti – ha ribadito Pirlo - L’importante è l’atteggiamento, chi è entrato è entrato bene. Problema di cuore? Deve venire da dentro noi stessi. Non è sempre facile fare gioco tramite azioni pulite. Il cuore viene in concomitanza con quello che facciamo in campo. Il nostro DNA deve rimanere all’interno di tutta la squadra. Alcune partite diventano sporche e col passare dei minuti diventano difficili. Quando non riesci ad arrivare col gioco devi arrivare con qualcos’altro, cosa che ci è mancata in altre occasioni ma non oggi”.
Pirlo sa cosa manca: “Dobbiamo migliorare sul profilo del gioco soprattutto facendo girare la squadra più velocemente. Cuadrado? È un campione che arriva da 10 anni ad alti livelli. È abituato a giocare questo tipo di partite. Chiesa deve imparare a gestire quello che accade in campo. È giovane, dobbiamo insistere sulle sue qualità”.
Poi un primo bilancio della sua avventura bianconero: “Sono contento di alcuni aspetti: della gestione del gioco, certe posizioni, certi spazi da occupare con giocatori diversi. Non sono soddisfatto dell’altalena di prestazioni e risultati. Non esistono più le partite facile, dobbiamo dare sempr eil massimo e avere la meglio di ottenere il risultato”, ha spiegato Pirlo.