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Data: 09/10/2017 -

Ventura: "Questa Italia non è da Mondiale. Ma l'obiettivo era essere testa di serie e l'abbiamo centrato​"

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Missione compiuta: per l'Italia i tre punti nell'ultima gara di qualificazione ai Mondiali 2018 sono arrivati. A decidere la sfida con l'Albania di Panucci ci ha pensato Antonio Candreva: con questa vittoria gli azzurri saranno inseriti tra le teste di serie nei prossimi playoff. Obiettivo raggiunto per Gian Piero Ventura, che ha parlato così al termine della gara: "Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati - ha detto il CT della Nazionale ai microfoni di RaiSport -, abbiamo fatto un altro piccolo passo avanti perché sul piano della gestione e della personalità ancora buttiamo via troppi palloni. Il 90% di azioni che hanno fatto le abbiamo regalate noi con delle banalità, ma sono contento per i ragazzi perché mettono grande disponibilità. E confermo quello che dico: per fare qualcosa c'è bisogno di tempo. Reazione dopo il gol di Candreva Mi sembrava giusto essere in vantaggio perché abbiamo avuto palle gol incredibili, non ho esultato perché ero contento dentro. Ma sono contento soprattutto per i ragazzi: abbiamo qualche limite in questo momento e siamo anche in una situazione di emergenza, ma c'era la voglia di provare a fare delle cose. Oggi piano piano qualcuno si guardava e si rendeva conto che certe cose si possono fare. Cosa può cambiare da qui ai playoff? Intanto la salute di qualche calciatore perché se no diventa un problema, ma ero fiducioso prima, quando c'erano momenti definiti drammatici, lo sono anche adesso".

"Sono stato molto contento per i giocatori, per me il secondo tempo, quello in cui siamo caduti contro la Macedonia, l'abbiamo fatto con buona intensità mentale - questa invece l'analisi di Ventura ai microfoni di Sky -. Ero contento per loro perché abbiamo avuto un anno in continuo crescendo fino alla partita di Udine. Poi la partita con la Spagna ci ha fatto fare 10 passi indietro. Qualcuno forse pensava di essere più forte della Spagna… e invece no. Stasera ho avuto la sensazione che abbiamo ripreso un filo interrotto. Abbiamo margini di miglioramento mostruosi. E' il primo step verso un discorso interrotto ma che vogliamo riprendere. Non dobbiamo lavorare sulla testa perché i giocatori sono estremamente disponibili. Una volta c'erano i 'blocchi', ora abbiamo due giocatori per squadra. Devi dare un filo conduttore, qualcuno di deve adattare a una cosa, qualcuno ad un'altra. Il campo mi dà 3 o 4 ore ogni convocazione… sono contento per loro comunque. L'obiettivo era essere testa di serie e l'abbiamo centrato. Abbiamo perso purtroppo con la Spagna e questa ci ha creato un rallentamento. Ora abbiamo iniziato di nuovo a pedalare, piano ma pedaliamo. Questa Italia non è da Mondiale, è evidente. Sta lavorando per andare al Mondiale. Devo fare i complimenti a Gagliardini, Darmian, Zappacosta e a tutti quelli che giocano poco. E' normale che poi la condizione non è perfetta. Io ora cerco di vivere il mio ruolo serenamente sapendo che correttezza, serietà, serenità sono più importanti di tante altre cose".



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