Italia Under 20, impresa storica. E dire che i Mondiali di categoria in Corea del Sud non erano iniziati nel modo migliore, dopo la sconfitta all'esordio contro l'Uruguay. Poi i tre punti con Sud Africa e Giappone e la vittoria negli ottavi contro la Francia, la favorita. Ieri sono arrivate le semifinali grazie a una vittoria epica sullo Zambia, arrivata ai supplementari, in dieci contro undici, grazie a un gol di Luca Vido, attaccante scuola Milan:
"Sono andato dritto verso il pallone, ci ho creduto. So che Federico Dimarco ha un piede eccezionale, e che la palla sarebbe caduta lì" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Sensazioni? Straordinarie. Un gol che aspettavo da tempo, ma sono ancor più felice che abbia aiutato la squadra a raggiungere un risultato storico. Dall’inizio di questa avventura, l’obiettivo è stato quello di vivere partita per partita. Siamo un gruppo fantastico, che a ogni minima difficoltà si è unito sempre di più, altrimenti contro la Francia non avremmo mai vinto. Arrivare in fondo? Non ci siamo posti limiti, neanche con lo Zambia sotto di un gol e con l’uomo in meno…".
Per Vido un gol che sa di riscatto: "Cerco sempre di non pensare a quello che ho passato: sono stati anni che non auguro a nessuno (lesione alla scapola, operazione e ricaduta), sicuramente è una rivincita per me, oltre che un grande onore per aver contribuito a un momento storico per l’Italia. Sono un ragazzo felice. Ho ricevuto almeno un centinaio di messaggi, non ho avuto neanche il tempo di aprirli. Ma ho visto un po’ di mittenti: i miei ex compagni del Milan De Santis, Crociata, Felicioli e Calabria. Mi hanno fatto i complimenti. E sono felice che anche dalla Nazionale maggiore ci abbiano seguito".
Questo inverno il passaggio dal Milan Primavera al Cittadella: "Mi sono trovato benissimo, un ambiente ideale per crescere per un giovane come me. Se sono qui, il merito è anche loro. La serie B è un campionato che ti forma caratterialmente e come calciatore. Mi è dispiaciuto non esserci stato lo scorso anno all’Europeo, ma rispetto a 12 mesi fa siamo diventati più grandi. Dediche? La prima a me stesso. Poi a chi mi vuole bene. Guardando il telefono, sono tanti".