Quattro gol uno più pesante dell’altro, quattro perle che hanno permesso all’Italia di staccare il pass per la semifinale del Mondiale Under 20. Andrea Pinamonti è un ragazzo che vive di sfide, la prossima è senza dubbio quella di provare a portare gli azzurri sul tetto del mondo.
Toccherà battere intanto l’Ucraina, puntando sull’arma segreta che l’attaccante classe ’99 ha rivelato ai microfoni del Corriere dello Sport: "La nostra forza è il gruppo, ma non è una frase fatta. Siamo cresciuti insieme, come gli spartani nel film ‘300’. Il ct Paolo Nicolato ha tirato fuori la storia di Re Leonida, lui è un grande fan di questo film e prima di ogni gara ci invia sul gruppo WhatsApp degli spezzoni con le frasi più emozionali. Sa bene quali corde toccare per motivare il gruppo. Nessuno pensava di vederci arrivare così lontano, ma abbiamo la testa giusta per vincere il Mondiale. Tocca però tenere i piedi per terra, rischiamo di bruciare tutto e non possiamo permettercelo dopo un percorso così".
L’idolo Ibrahimovic e i consigli di Icardi, Pinamonti svela: "Ibra è stato sempre il giocatore a cui mi sono ispirato, da piccolo sognavo di diventare come lui. All’Inter mi sono allenato con Icardi e secondo me è il centravanti più completo in circolazione. Grazie ai suoi consigli sono cresciuto".
Non manca poi l’analisi dei gol rifilati al Mali: "Sul primo mi sono accorto che il portiere era posizionato male, così ho calciato in porta sorprendendolo. Sul rigore ho pensato di cambiare rispetto al cucchiaio visto con la Polonia, riguardo al quale c’è un piccolo retroscena. Quale? Prima della partita, mio papà mi ha inviato un video di un rigore che calciai in una semifinale scudetto Primavera contro la Roma. Feci il cucchiaio, prendendomi un grosso rischio. Così mi ha scritto ‘Ti prego Andrea, non lo rifare più’. E l'ho rifatto. Sono uno che vive di sfide".