È un falso allarme il susseguirsi di nuvole che coprono il cielo di Coverciano sin dalla mattina. La pioggia dura non più di venti minuti, sufficienti a deludere i pochi curiosi presenti all’esterno del centro tecnico speranzosi di poter strappare un selfie con l’idolo azzurro di turno. Impossibile. Serrato è il ritiro dell’Italia. Da lontano si vede poco, un vero peccato per i tifosi. Avranno volentieri fotografato i sorrisi del gruppo di Antonio Conte, a lavoro sia di mattina che di pomeriggio alla vigilia della partenza per Verona, tappa dell’ultima amichevole – lunedì sera contro la Finlandia – prima di Euro 2016.
È nel pomeriggio, verso le 17.30, che il ritrovato sole accoglie Buffon e compagni sul prato della sede del raduno azzurro. Mezzora in palestra, poi tutti in campo, Eder incluso, agli ordini di Conte e del suo nutrito staff. Mentre i quattro portieri si dirigono su un terreno di gioco adiacente (presente anche Meret dell’Udinese), il resto dei calciatori si unisce in cerchio per catturare i consigli del suo ct, quindi inizia a correre ed infine si impossessa del pallone per il più classico dei torelli. Non mancano i sorrisi nella vigilia dei verdetti, soprattutto sull’asse Immobile-Insigne (a proposito, oggi il napoletano compie 25 anni). C’è sintonia, non solo dialettica. E poi c’è la classe di Thiago Motta, la calma di Bernardeschi, l’agonismo di Bonucci. Sì, anche in allenamento. Ecco la cartolina variopinta pronta ad esser spedita in Francia.
Di Fabio Tarantino e Daniele Vitiello