Battere l'Irlanda per chiudere il girone senza macchie, tenendo un occhio al..riposo. Marco Parolo è uno di quelli che ha corso di più contro Belgio e Svezia, ecco perché Conte mercoledì potrebbe regalargli una gara di riposo, così da averlo al top della forma per gli ottavi di finale. Il centrocampista della Lazio ha le idee chiare.
"Siamo un bel misto di talenti - ammette in conferenza stampa - se il gol di Eder lo avesse fatto uno come Ronaldo e Messi, sarebbe diventato il gol dell'Europeo. Ognuno di noi mette in campo tutto quello che ha, non ci identifichiamo in un solo giocatore. Abbiamo tanto orgoglio. Io come Tardelli? E' un paragone che mi riempie di orgoglio, sono onorato. Il livello di questo Europeo si è alzato, non ci sono più squadre deboli: tutte leggono bene le gare a livello tattico". Sugli stadi: "Mi caricano tanto, si sente che c'è tanta voglia di calcio. E' un sogno essere qui. Irlanda? Conte ci martella fin dalla gara dopo la Svezia, non possiamo calare d'intensità. Vincere aiuta a vincere, vogliamo chiudere il girone a 9 punti. Battere Belgio e Svezia ci hanno aumentato l'autostima e la fiducia. Abbiamo più voglia di osare, le abbiamo affrontate nel modo giusto. Bravo Conte a prepararla. Gol? Mi inserisco sempre, me lo chiede l'allenatore. Portiamo superiorità in area. Una palla a gara capita sempre, spero prima o poi di segnarlo questo primo gol in azzurro, soprattutto dopo la traversa di venerdì. Ci sacrifichiamo tutti, pressiamo gli avversari. Abbiamo anche il sostegno di Marchisio e Verrati, ci aiuta molto. Io a 31 anni mi sento bene, credo in me stesso e voglio migliorare ancora. Tifosi? Contro il Belgio li abbiamo sentiti, c'era voglia di sentirsi italiani".