Nel '96 in semifinale sbagliò proprio a Wembley il rigore decisivo contro la Germania. 25 anni dopo, Gareth Southgate ha la chance di chiudere un cerchio.
"Siamo pronti, siamo tatticamente preparati. Sono abituati a giocare queste gare e siamo pronti per la partita. Vogliamo fare qualcosa di importante, qualcosa di unico. Questo è il nostro momento, quel che è successo in passato non è importante. Abbiamo rispetto per il passato ma ora conta il presente"
"A Wembley grande atmosfera. Vogliamo tornare con la Coppa"
Il passato, sì, perché la sua Inghilterra ha inseguito a lungo un trofeo, che manca dal 1966. Presente oggi come allora è la Regina Elisabetta, che ha voluto fare i propri auguri alla propria Nazionale. "È stato bello ricevere una lettera dalla Regina e dal Primo Ministro, è una riconoscenza per noi. Gli abitanti dei paesi intorni a St George's Park si sono ritrovati per accoglierci, ci ha fatto capire cosa stia succedendo fuori dalla bolla".
L'Inghilterra ci crede, dunque, al ritmo del coro "Football Is Coming Home": un vero e proprio slogan tra i tifosi, che Southgate, però, ha evitato a lungo dopo Euro '96. "Non l'ho voluto sentire per 15 anni perché mi faceva male. Però è humor inglese, niente di offensivo o di arrogante. Devi conoscere l'inglese e la nostra storia per apprezzarlo. C'è una grande atmosfera al nuovo Wembley - ha proseguito il CT - è dove abbiamo iniziato tutti qualche anno fa: dà un'energia incredibile, ai ragazzi, ci aiuta molto. Vogliamo tornare a casa con la Coppa in mano"
"L'Italia ha qualità, ma abbiamo già affrontato grandi giocatori"
Southgate ha commentato anche il comportamento dei tifosi inglesi, che hanno fischiato l'inno danese in occasione della semifinale. Un episdio che il CT non vuole si ripeta: "Credo che non intimidisca gli italiani, è importante che non fischino l'inno. Si faranno sentire durante la partita".
Di fronte a sé, l'Inghilterra troverà l'Italia: da Chiesa ai centrocampisti, i pericoli sono diversi: "Quando alleni una squadra guardi tutto e devi decidere le informazioni più importanti per i tuoi e sugli altri. Devi adattarti ai tuoi punti di forza e puntare sulle loro debolezze. L'Italia ha un tecnico d'esperienza, giocatori di qualità e un record pazzesco".
Grande rispetto, dunque, ma niente paura: "I nostri ragazzi hanno già giocato contro Kroos, Modric e non solo e lo abbiamo fatto nel modo giusto. Abbiamo il nostro gioco, i nostri punti di forza: è il bello del calcio, ogni Nazionale ha i suoi punti di forza".
Merito suo e del percorso iniziato 5 anni fa, ma non solo: "Ogni allenatore ha un grande staff alle spalle e io senza il mio non avrei fatto questo. Senza di loro, senza il loro supporto, senza le loro informazioni, non sarei qui. E ovviamente ho ottimi giocatori, in campo vanno loro, e sono motivati e un gruppo unico".
Si avvicina dunque il grande evento: l'Inghilterra si farà trovare pronta. "In finale la chiave è non performare peggio che nelle gare precedenti. Dobbiamo fare quel che facciamo sempre, i ragazzi lo sanno. L'inesperienza? Ci sono benefit ad avere esperienza a questi livelli, altri ad essere giovani e nuovi".