"Ricordiamoci che le persone che stiamo monitorando hanno tutte impegni contrattuali. Non escludiamo nessuno ma ci vuole la serenità di aspettare un po'. Comunque sono convinto che alla fine la scelta sarà buona anche perché abbiamo più tecnici italiani apprezzati all'estero che non giocatori". Roberto Fabbricini ha parlato così, dall'Inghilterra, circa il futuro della panchina dell'Italia. Il Commissario straordinario della Federcalcio dunque chiede pazienza sulla questione ct e poi spiega: "Credo che potremo far bene dove andiamo a pescare. Ad un ct straniero non ci abbiamo mai pensato, anzi sono convinto che la panchina azzurra debba essere di un italiano ma questo è il mio pensiero e io non decido da solo. Deadline? Prima dell'inizio della prossima stagione, non so se a Nizza quando a giugno giocheremo contro la Francia o l'incontro subito dopo che ci sarà il 4. Dipende molto dalla disponibilità delle persone e dipende anche da queste due partite che faremo qui in Inghilterra, senza nulla togliere a chi sta lavorando adesso. Dobbiamo cercare il meglio, e se il meglio emergerà da queste partite saremo contenti. Se dovremo fare altri pensieri, invece, li faremo ma con grande serenità e vorrei che alla fine ci fosse una forma di soddisfazione e di senso d'appartenenza alla squadra che sia generale".