Alla vigilia dell'amichevole contro l'Argentina, che segna il ritorno in campo dell'Italia dopo la debacle contro la Svezia, hanno parlato in conferenza stampa Gigi di Biagio e il capitano azzurro Buffon, convocato dal neo ct nonostante le parole d'addio nella notte di San Siro: "Giocare fino al 2020? Ognuno la pensa in modo diverso. Dal canto mio ritengo di essere stato positivo e altruista, in tante occasioni non ho dato importanza al raggiungimento di record personali. Ho chiarito subito che non avrei fatto soltanto passerella, ma che voglio essere davvero utile a questa squadra. Ho 40 anni, ma resto il portiere della Juventus. Le parole di Capello sono parole che fanno piacere, non vedo l'utilità di far sorgere queste polemiche dopo 25 anni di Nazionale, che ho contribuito a far vincere. Sono sicuro che però chi ha scritto certe cose si correggerà".
Buffon ha parlato anche dei suoi compagni di squadra Dybala e Higuain: "Spero che Paulo abbia sentito bene Sampaoli, perché è un campione e per un campione non esiste stimolo maggiore di una cosa del genere. Come si ferma Higuain? Abbiamo un'ottima difesa, per arginarlo però servirà una prestazione solida da parte di tutta la squadra". Poi un giudizio sui due calciatori che stanno segnando un'epoca e che Buffon ha affrontato (e affronterà) da avversario: Messi e Ronaldo. "Sono due calciatori differenti. L'argentino è più completo e ha una tecnica che lo rende più simile a un trequartista che non ad un attaccante. Cristiano Ronaldo invece col passare del tempo si è trasformato in un killer d'area di rigore e ha imparato a gestire meglio le proprie energie: meno veroniche, ma fa gol appena gli arriva un pallone in area". Infine, sul futuro: "Sono molto concentrato su ciò che devo fare in campo, perché mi porta via molte energie. Non mi sono mai concesso a certe discussioni, ma quando ricoprirò un ruolo diverso voglio che sia per il bene del calcio".