Un solo risultato possibile, per gli azzurri: vincere. Alla vigilia dell’ottavo di finale che vede l’Italia contrapposta alla Spagna, Gianluigi Buffon, il capitano, ha presentato così la partita in conferenza.
Il portiere della Juventus ritroverà da avversario Alvaro Morata, suo compagno di club nelle ultime due stagioni. “E’ ancora un ragazzo, ma non sa quanto è forte. Ha una dote dei grandi calciatori, quella di saper essere decisivo nelle partite importanti. La Spagna non è solo Morata, ma lui è il terminale offensivo ed è il pericolo principale” ha detto Buffon.
A 38 anni, il giocatore potrebbe giocare l’ultima partita con la maglia della Nazionale. Ma si dice fiducioso sul futuro: “A questi livelli non sono soltanto io a decidere se continuare a giocare o meno, ma sono le prestazioni. Nella mia testa, penso di poter continuare a questi livelli per altri due anni e se piaceranno anche al prossimo c.t. sarò contento di essere ancora parte della Nazionale. Quando si rappresenta nazionali così importanti, nessuno ha certezza di titolarità. Non appena il rendimento si abbassa un po’ c’è subito un altro che può rubarti il posto” ha osservato il capitano.
Considerato da sempre uno dei più forti nel ruolo, Buffon ha indicato i migliori portieri di questa prima fase della competizione, per poi lasciarsi andare all’emozione. “Lasciando stare Neuer, su cui non c’è ancora molto da dire, mi è piaciuto Fabianski; peccato per altri che sono stati condizionati dal percorso della squadra che si è interrotto. L’emozione per domani è tanta, e ora ho una conoscenza maggiore; in fondo è questa la bellezza dello sport: avere 38 anni e vivere ancora per queste gare, sentendo sensazioni così forti. All’Europeo del 2012, arrivammo stanchissimi in finale, dopo due pareggi al 120’ e uno al 90’; ci siamo fatti valere e siamo riusciti a creare grattacapi alla squadra più forte del mondo” ha concluso Buffon.