Isco e il Real Madrid, un rapporto che va sempre peggiorando. Solari è l’apice della sua crisi madrilena, il momento più delicato da quando si è trasferito al Bernabéu. Sembra uno scossone forte alla carriera di un calciatore dai colpi incredibili, ma invece è solo l’ultima tappa di una progressione continua.
Ogni cambio di allenatore, lui gioca sempre di meno. Tra Ancelotti e Solari ci sono state altre tre guide tecniche e Isco allenatore dopo allenatore ha sempre ottenuto meno presenze rispetto a chi c’era in precedenza. Con Ancelotti 106 partite giocate su 119, una media dell’89%, il massimo raggiunto a Madrid.
Poi l’inizio del declino: con Benítez ancora utilizzatissimo, 20 presenze su 25, che in percentuale però già si abbassa all’80. E poi i primi scricchiolii, con Zidane è ancora un titolarissimo e una stella della squadra, ma non così imprescindibile: 76% di presenze per un totale di 114 partite su 149 in quella che è l’era più lunga del recente passato del Real.
Segue Lopetegui, colui che voleva costruire attorno a Isco il suo Real: 10 presenze su 14, il 71% del totale. Nulla a che vedere però con il rapporto con Solari: solo 15 partite su 25, 60% totale. Ma a impressionare è il fatto che di quelle 15 presenze solo 3 siano state da titolare, emblema di un rapporto ormai al capolinea in vista dell’estate.
Ufficialmente Isco è infortunato e non ci sarà domenica mattina contro il Girona per un problema alla spalla, forse il meno grave di tutti quelli che lo stanno accompagnando nel suo periodo nero in maglia blanca.