I capelli spettinati, il futuro, i social: De Rossi, una storia a 360°
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Data: 19/10/2018 -

I capelli spettinati, il futuro, i social: De Rossi, una storia a 360°

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strong>Poter tornare indietro e rigiocare una partita - Se potessi tornare indietro rigiocherei quel Roma-Sampdoria, magari mi metterei in marcatura a uomo su Pazzini. È la gara che ci poteva dare quel trionfo che questa squadra avrebbe meritato.

Di partite da rigiocare ce ne sarebbero anche altre, anche in quella stessa stagione, se ne avessimo vinte altre non avremmo avuto bisogno di quei tre punti con la Samp. O in diverse altre stagioni avrei potuto alzare qualche trofeo vincendo partite giocate a marzo-aprile e sono sembrate meno fondamentali di quella. La stessa Liverpool-Roma: una partita che avevamo iniziato benissimo e poi è finita con uno scarto troppo grande rispetto a quanto dimostrato in campo.

Una partita che vorrei rigiocare per rivivere un momento bello? Non lo so.

Dico sempre questa frase quando finisce una partita e la dico sia se vinciamo in casa contro l’ultima in classifica sia quando andiamo in trasferta e andiamo a San Siro: “Ma quanto è bello vincere?“. Dopo aver vinto i dolori, gli affaticamenti, la fame, la sete, lo stress, finisce tutto.

La criosauna? Come le camere di Trigoria, il cancello e i campi, è cambiato un po’ tutto quanto nel mondo del calcio. Un giorno ti buttavi dentro un bidone col ghiaccio, ma servono soprattutto quando hai tante partite una attaccata all’altra. Ne ho fatta una in Francia all’Europeo, dieci volte più grande di questa, era una stanza intera.

I primi secondi pensi di morire, credo arrivi intorno ai -150 gradi. La criosauna preghi, piangi. Questa è più sopportabile, hai mezzo busto fuori. L’altra guardi solo quanto manca. Dicono serva ma io non lo so (ride, ndr), alla fine se dormi bene, mangi abbastanza, ti alleni bene e fai prevenzione, questo ti aiuta.

Tutto insieme allunga la carriera, anche se un calciatore se la allunga da solo. In me ho visto un cambiamento radicale nell’affrontare la nostra professione. Non che prima facessi cose strane o ore piccole, ma ci stai più attento e sai quello che puoi fare e non puoi fare, sai quando puoi sgarrare e quando stare a stecchetta.

Ti ritrovi tutto dopo, non è un caso che stia facendo così bene negli ultimi anni. Ho avuto più cultura del lavoro anche nelle piccole cose. Sono sempre stato un professionista serio e legatissimo a questo lavoro, ma adesso lo faccio con più conoscenza.


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Tags: Roma



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