Moglie e non solo: anche manager. Chi conosce Mauro Icardi meglio della “sua” Wanda? Probabilmente, nessuno: “Quindici reti in questo inizio di campionato? Io me l’aspettavo, perché credo in lui e so quello che può fare - racconta la moglie del capitano nerazzurro ai microfoni del Corriere dello Sport-Stadio -.Con questo allenatore e con questo gruppo sta bene. Eppure, ogni volta che segna mi emoziono. Lui nella top ten dei migliori marcatori della storia dell’Inter? Mauro è uno che si merita tutto questo. La fortuna va accompagnata con il sacrificio e la mentalità giusta. Lui dopo aver giocato arriva a casa e si mette a studiare i suoi errori. Non si accontenta mai: se segna due gol, spesso pensa che poteva farne anche un altro». Ci sarà un motivo, in effetti, se su di lui è vivo l’interesse da parte di Real Madrid, Chelsea e Bayer Monaco: “Mauro è un giocatore importante - ha continuato Wanda -, questi sono top club che lo seguono da tempo. E’ giusto che un attaccante così, uno dei 9 più importanti al mondo, abbia grandi società che si interessano a lui e lo considerano per ciò che vale. Deve far piacere a lui e all’Inter. Contatti di recente? Preferisco non dirvi chi mi telefona. Sono io che parlo di queste cose, mentre Mauro pensa all’Inter ed è contento di stare qui. I dirigenti sanno che ha rifiutato squadre che altri giocatori non avrebbero rifiutato perché ha nel cuore i colori nerazzurri. Mauro è diventato capitano dell’Inter abbastanza presto: “E’ un onore, ma per l’Inter giocava con il cuore anche quando non la indossava perché sente l’amore per questa maglia fin da piccolo. Lui in qualche altro club? Difficile dirlo perché nel calcio non si sa mai quello che può succedere. Ora, pensa a vincere con l’Inter. Per quanto riguarda il rinnovo, noi non chiediamo niente: se la società intende cambiare qualcosa nel contratto, è una sua scelta». Icardi vale i 110 milioni della clausola? “Di più! Minimo 200. La clausola però non deve spaventare nessuno: anche se c’è un’offerta di un club pari alla clausola, la decisione spetta sempre al giocatore”. L’Inter, come Wanda, si vuole tenere stretto il suo capitano: “Vi racconto un episodio carino - scherza la manager di Icardi -: qualche settimana fa ero a un evento di uno sponsor dell’Inter con Ausilio e Piero ridendo mi ha detto: “La presentatrice sta guardando Mauro. Non ti fa paura?”. Gli ho risposto: “A te non fanno paura le altre squadre che guardano Mauro?”. Abbiamo riso entrambi. Con Ausilio ho un bel rapporto: a volte lui mi ha bloccato su whatsapp e a volte io ho bloccato lui, ma è bravo e alla fine facciamo sempre pace” Il momento più difficile da quando è la procuratrice di Mauro? “Quello dell’autobiografia. E’ stato estrapolato un pezzo di un discorso per creare una polemica. Bastava leggere due righe sotto per capire che Mauro aveva chiesto scusa, ma ormai fa tutto parte del passato”. Come le liti con Maxi Lopez? «Ora siamo in pace. Con Mauro pensiamo soprattutto ai bambini (Valentino, Constantino e Benedicto, ndr) e al loro bene. Anche Maxi vuole la stessa cosa. Speriamo che duri e che non tornino certi periodi...». Eppure, Maxi ha già rifiutato due volte di stringere la mano in campo ad Icardi... «Loro si incrociano tutte le settimane quando Maxi viene a prendere i bambini da noi. Quei due episodi sono stati molto mediatici, ma una settimana prima di uno di quei fatti Maxi era a casa nostra, al compleanno di uno dei bambini e seduto sul divano scherzava con Mauro che poi è sceso con lui in ascensore per accompagnarlo al taxi. E gli ha pure aperto la porta... Da quando lo conosco, Mauro, ha il corpo di un giovane e il cervello di un adulto”
L’intervista completa sul Corriere dello Sport - Stadio