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Data: 02/12/2017 -

Inter, Spalletti: "Pressioni per domani? No, vogliamo i tre punti come sempre. Non perderemo quanto costruito sin qui"

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Una ghiotta opportunità da non perdere, tre punti pesantissimi per sognare navetta della classifica: dopo la vittoria della Juve a Napoli, l’Inter, a meno tre dagli azzurri in vetta alla classifica, può puntare al sorpasso. “Pressioni? Ogni partita mette a disposizione tre importantissimi punti e noi dobbiamo badare a quelli - commenta Spalletti in conferenza stampa -. Se le altre vincono serve stargli dietro, se perdono bisogna approfittarne.Vincere serve sempre, per acquisire sicurezza.”.

L’Inter domani dovrà rinunciare a Miranda, mentre Vecino, che pareva non farcela, potrebbe essere recuperato: “Sta bene e può giocare - spiega l’allenatore nerazzurro -. Finora abbiamo vinto facendo giocare sempre gli stessi undici, magari avremmo fatto più punti ancora se avessero giocato gli altri. Chi gioca qui deve ricordare sempre che genere di club sia questo e che storia e seguito abbia: da qui deriva l’obbligo di allenarsi sempre al massimo delle proprio possibilità e di farsi trovare pronti ogni volta che si è chiamati in causa. Siamo attrezzati per poter sostituire tutti i calciatori della squadra titolare”.

Su Sarri, che ha descritto l’Inter come “squadra che fa un altro sport”, perché priva di impegni infrasettimanali, Spalletti ha commentato: “Se a fine campionato si arriva tra le prime quattro, si va in Champions, dopo c'è l'Europa League, sennò ci sono le amichevoli di fine campionato. Noi vorremmo giocare tre o quattro partite a settimana, se Sarri ritiene che noi facciamo un altro sport allora provi pure ad arrivare settimo”.

Sull’iniziativa della Hall of Fame nerazzurra, Spalletti non ha dubbi: “Chi ci metterei? Troppo facile dire Ronaldo, Zenga, Toldo. Bisogna tirar fuori quei nomi che regalavano giocate che oggi non si vedono più, quindi penso a Meazza, Matthaus e Facchetti”

“Icardi più un’altro attaccante? Ieri sera la Juve ha giocato con Douglas Costa esterno e Dybala punta. Lo possiamo fare anche noi, magari avremmo fatto più punti così, ma per ora abbiamo degli equilibri e li dobbiamo consolidare perché proprio squadre come il Chievo ci possono mettere in difficoltà, hanno un blocco di giocatori che lavora insieme da anni e che sa quello che deve fare”

Sul Chievo, prossima avversaria, l’allenatore toscano ha spiegato che “il Chievo gioca con il rombo, ciò implica che sono una squadra corta e brava nel pressing. Imposta sempre la partita come vorrebbe, quando attaccano centralmente sono pericolosi. Servirà arginare le loro verticalizzazioni improvvise. Dovremo essere rapidi nel leggere le giocate, perché altrimenti sarà difficile avanzare in fase di impostazione. La palla dovrà girare velocemente”

Per quanto riguarda le parole di Allegri, Spalletti ha replicato: “La Juventus è la più forte e lo dico dall'inizio. Allegri lo sa e non pensa veramente di essere un passo dietro a noi. Sa assumersi quelle responsabilità che deve avere chi allena la Juventus, perché una squadra del genere anche quando rimane indietro deve essere brava a fare risultato: infatti, a Napoli ha fatto vedere con che personalità può giocare. Loro sono i più forti”

“Noi vogliamo trasferire ai nostri tifosi quello che è il sentimento che proviamo verso i nostri colori, la nostra maglia, la nostra storia. Trovarsi una volta un punto dietro o avanti non cambia le cose, la strada è difficile e serve essere convinti del lavoro da farei giorno in giorno. Lo dice spesso Sarri: due o tre partite le sanno vincere tutti, per tre o quattro mesi è un po' più difficile, che si arrivi in fondo è complicato. Noi vogliamo essere una di quelle due o tre che si giocano il campionatoo che sono in quelle quattro posizioni davanti. Io da subito ho detto che siamo una squadra forte e lo avremmo dimostrato sulcampo, poi i giocatori hanno messo in pratica quello che desideravo e mi aspettavo da loro. Io sono straconvinto che non riperderemo per strada quel che abbiamo costruito”



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