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Data: 25/08/2017 -

Inter, Spalletti in conferenza stampa prima della Roma: "Sarò contento di abbracciare Totti. Penso di allenare i più forti"

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Roma-Inter, per Luciano Spalletti non è una partita come le altre. Ritorno da ex per lui, dopo i giallorossi ora i colori nerazzurri. Ecco le sue parole in conferenza stampa, con l'appuntamento fissato: domani (sabato 26 agosto) alle 20:45. "Il ritorno all'Olimpico? Roma non mi è indifferente, è un gruppo e una città a cui ho voluto bene. Si è instaurato un rapporto di altissimo livello, grandissima disponibilità da parte di tutti. Possono accogliermi come vogliono ma sarò ben contento di tornare. Sarò contento di salutare Totti, sarà un piacere ritrovarlo e abbracciarlo. Non abbiamo conti in sospeso".

"La Roma non ha bisgono di stimoli, siamo noi che dobbiamo andare alla ricerca di qualcosa in più per arrivare al loro livello. Il nostro campionato si misurerà con queste partite, abbiamo l'obbligo di farci trovare pronti a questi appuntamenti. In questi campi, con questi avversari, se non giochiamo da squadra forte veniamo schiacciati. L'Inter ha già campioni in casa, sono felice di allenare questa squadra perchè mi hanno già fatto vedere di che pasta sono fatti. Ho poco margine di errore: la squadra è forte e sono ragazzi forti. Se fossimo stati più ordinati all'inizio del mercato, forse si poteva mirare a quello che era il percorso da fare. Inizialmente miravamo a situazioni diverse. Nel calcio per essere corretti coi paletti che è giusto ci siano, a volte devi essere costretto a modificare il percorso fatto",

"Da un punto di vista mio, valuto sempre la prestazione, essere squadra. Andiamo contro una squadra forte, se sei altrettanto forte e organizzato non esistono trasferte. Dipende come vai ad affrontare la partita. Dobbiamo sapere che ci sono occasioni nel calcio che ti capitano e domani possono non ripresentarsi. Non mi pongo limiti, non voglio mettere paletti agli obiettivi. Ho fiducia in questi ragazzi, so che hanno delle potenzialità, ho a disposizione le mie stelle. Qualcuna va rispolverata ma è una stella. E' un discorso generico, non creo difficoltà psicologiche ai calciatori. Ad esempio Perisic e Icardi sono partiti fortissimo, qualcuno deve ancora migliorare. Il calcio d'estate non conta nulla, non ci siamo nascosti dietro avversari importanti, deve essere la nostra storia. Non possiamo modificare quello che è avvenuto. Dal mio punto di vista, quelli che alleno sono i più forti".

"Totti? L'ho visto perfettamente a suo agio. Sarei contento di vedergli fare quello che aveva in mente per il suo futuro. Io devo badare al mio comportamento, ho il mio amore da distribuire, per lui ce n'è un bel pezzo. Gli ho visto fare gol da ''falso nueve'' di grande qualità, non ho alcun tipo di problema: oenso di conoscerlo abbastanza bene. Ora ho un vero 'nove', mi riempie lui gli spazi. A Roma non solo Totti, tanti grandi giocatori, c'è Alisson che vedrete sarà uno splendido numero uno. La Roma dicono che sono in difficoltà come terzino destro, vorrei rivedere Florenzi come avversario in campo. E' un avversario di una qualità estrema, Emerson per tutti doveva fare il parcheggiatore, Emerson è fortissimo. Ventura me lo chiese per la Nazionale".

"Non voglio rivedere la mezz'ora di qualità abbassata con la Fiorentina. Dobbiamo accendere fin dall'inizio e spegnere dopo il recupero. Noi abbiamo due dirigenti forti, una società forte. Tutti hanno un ruolo definito e lo eseguono all'Inter, sono arrivati i giocatori che ho chiesto. Dalbert era già nel mirino, è da Inter. Vecino e Valero ho chiesto di prenderli e si sono portati a casa, siamo stati costretti a sterzare per le richieste di Kondogbia. Pensavamo di fargli cambiare idea, abbiamo preso Cancelo che è un giocatore forte. Non penso dipenda dai direttore se si pensava di arrivare ad una certa quota per i paletti e le regole, che nel calcio vanno usato e seguite. E' fondamentale essere nelle regole".

"Bisogna essere bravi a far comportare la difesa come un unico reparto, Dalbert e Cancelo se li lasci con la briglia sciolta sono due cavallini che vanno oltre le possibilità che si pensa possano avere. Cancelo è più facilitato se parte da dietro, ho attaccanti fortissimi sulle fasce".



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