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Data: 27/01/2018 -

Inter, Spalletti: "Ho fiducia nella squadra, vedo dei miglioramenti. Rafinha? E' molto forte. Pastore? Terrebbe più unito il gregge"

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Sei giornate senza vincere: quattro pareggi e due sconfitte. Un bottino piuttosto magro per l'Inter di Luciano Spalletti che fino alla gara con la Juventus aveva un ruolino di marcia molto positivo, nulla è ovviamente ancora precluso. La classifica per ora vede l'Inter al quarto posto due punti sopra la Roma e tre di ritardo dalla Lazio terza. Con la Spal l'imperativo è solo uno: vincere. Dal mercato probabilmente arriverà ancora qualcosa in settimana, ma intanto Spalletti pensa solo alla gara di domani, fondamentale per riprendere il ritmo interrotto nell'ultimo mese. Queste le sue parole nella consueta conferenza stampa di vigilia:

"Io sono sempre fiducioso. Perchè la fiducia è contagiosa. Ho visto dei miglioramenti che avevo visto anche altre volte. Non è solo quello che ho visto, ma è anche la conoscenza dei miei giocatori che ora ho approfondito che mi fa dire così. Abbiamo fatto sì dei passi indietro, ma io vedo una maturazione della conoscenza del tragitto che dobbiamo fare. Noi dobbiamo fare dei punti. Adesso dobbiamo tonare a vincere e dobbiamo usare qualità differenti rispetto a quelle che si usavano prima, ma la forza mentale dei miei calciatori la conosco e so che possiamo tornare a toglierci soddisfazioni.

Dallbert? Io gli ho preferito altri calciatori ed è colpa mia perchè le qualità le ha e sono indubbie. Secondo me deve ancora fare esperienze e conoscere meglio il calcio italiano e la cultura italiana più in generale, che non è poco. Diventerà un grande calciatore. Pagare tanto un giocatore non vuol dire che le ripagherà, ma lui ha le qualità per non far rimpiangere l'investimento. Sono sicuro che tornerà al suo livello.

Ramires? E' un mercato difficile per qualsiasi società. Ci sono limiti e barriere alle quali non possiamo fare nulla. Bisogna accontentarsi del materiale a nostra disposizione e ne abbiamo tanto noi. La dfferenza spesso non la fa cosa manca ma cosa abbiamo, secondo me in questo devo migliorare io. Devo cercare di sfruttare meglio tutta la rosa.

Rafinha dove giocherà? Se Lisandro ha un ruolo definito e conosce bene quello che deve fare. In allenamento comanda i compagi dà ordini ed è entrato nel mood Inter. Rafinha si può usare ovunque in campo. Ha la disponibilità a farlo e può giocare sia in campi più grandi che in quelli più piccoli. Può essere centrocampista offensivo, esterno o trequartista che poi è il ruolo che conosce meglio. Ha una conoscenza di calcio enorme. Abbiamo preso un calciatore forte, mi aspettavo peggio dalla sua condizione fisica da quello che mi avevano detto e dal fatto che non giocava da molto, invece sta abbastanza bene.

Corsa Champions League? L'insistenza sul modo di lavorare e fare le cose sarà determinante. Si tratta di mettersi in condizione, giorno dopo giorno, di proporre cose che poi ti diano una risposta sul campo. Devi essere pronto a proporre qualcosa di diverso. La corsa Champions la vince chi fa un lavoro giornaliero positivo da qui alla fine, ogni giorno dobbiamo ottenere delle risposte.

Nagatomo? E' da molti anni che è qui all'Inter e tutti dicono che è una persona splendida ed eccezionale e io sono d'accordo con chi mi ha preceduto e con i suoi compagni. Io ora ne ho tre o quattro che possono giocare nel suo ruolo. A volte faccio scelte sbagliate a volte no. Ho varie alternative nel suo ruolo ed è difficile dare spazio a tutti. Nagatomo è un buon giocatore per me, è un giocatore maturo ed è giusto parlarci perché lui ha le sue ambizioni ed è giusto che voglia giocare di più e io non posso promettergli niente, io in base a quello che vedo in settimana scelgo. Credo che anche lui in questo momento voglia giocare di più e probabilmente se gli garantiranno la titolarità andrà via per lo stesso discorso che se non gioca non va in nazionale e perde il posto. Ma anche io punto alla nazionale e per arrivarci un giorno ad allenarla devo fare le scelte migliori nella mia squadra per poi meritarmi di allenarla.

Pastore? Sì mi piace è un grande giocatore ne abbiamo parlato con chi si occupa di mercato, ma se si parla troppo di chi non c'è non è rispettoso per i miei giocatori che adesso sono qui e stanno lottando e faticando per regalarci la Champions League. Io ho bisogno che tutti sappiano e si sentano importanti in questo percorso. Pastore però è importante sarebbe quello che tiene unito tutto il gregge. No? (ride ndr)".



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