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Data: 18/11/2017 -

Inter, Spalletti fra Atalanta e Nazionale: "Servirà gara fisica, non vogliamo tradire i nostri tifosi. Io ct? Ancelotti il migliore"

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L'obiettivo, ovviamente, è quello di tornare a vincere. Dopo il pareggio con il Torino prima della sosta, infatti, l'Inter deve ripartire subito, fin dalla sfida di domani sera contro l'Atalanta. Soprattutto perché gioca davanti ai propri tifosi, che non possono tornare a casa delusi per la seconda volta consecutiva: "Il Meazza è lo stadio degli echi, arrivano da tutte le parti - spiega Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa della vigilia - i ragazzi vogliono contribuire al coinvolgimento dei tifosi, cercando di divertirli fino in fondo. Vengono sempre in 60 000, non possiamo tradire il loro sentimento". Certo, non sarà semplice, perché la delusione della mancata qualificazione mondiale c'è e brucia ancora: "I nazionali li ho trovati dispiaciuti ovviamente, ma non bisogna crearci delle giustificazioni - avverte Spalletti - ora è il momento di reagire, anche perché il nostro calcio è un modello. Presto tutto si rimetterà a posto". E la domanda sull'Italia non poteva mancare: "Da addetto ai lavori devo assumermi delle responsabilità più che criticare. Faccio parte del movimento e devo contribuire a generare un calcio di maggior qualità. Non è stata solo la sconfitta di Ventura, bisogna uscire tutti allo scoperto". Ma potrebbe essere lui il prossimo ct? "Mi piacerebbe esserlo un giorno, ma non ora. Voglio pensare solo all'Inter. Vedo bene Ancelotti: serve il migliore e lui lo è"

Ma ora è il momento di pensare all'Inter per il tecnico di Certaldo, che sembra aver trovato la formazione ideale: "Quando ho messo piede per la prima volta qui ad Appiano, l'obiettivo era quello di ritrovare certezze. Ma anche chi sta giocando meno sarà fondamentale, soprattutto a dicembre con i tanti impegni. Le prime vanno forte, ma ho calciatori al top sia mentalmente che fisicamente. Qui nessuno si allena per rubare il posto al compagno, semmai per giocarci al fianco". E dopo una breve parentesi sulla difesa ("Troppi gol? Che vengano per la bravura dei nostri avversari, non per una nostra timidezza"), Spalletti guarda anche alle rivali, attese da partite non certo facili: "Se guardiamo al loro cammino, noi dobbiamo andare fortissimo per ambire alla Champions. Roma? Lì ho vissuto momenti bellissimi, sarò sempre un loro tifoso".

Infine un'analisi sull'avversario di domani, quell'Atalanta di Gasperini che rappresenta un'insidia piuttosto pericolosa: "Dovremo farci trovare pronti fisicamente, altrimenti sarà dura. Sulle palle inattive non prendono mai gol, per struttura sembrano giocatori di basket. Con noi tutti trovano motivazione, figuratevi loro... Tutti a disposizione? Sì, anche Icardi ha smaltito il problema al ginocchio. Lui vuole giocare sempre, una sola volta gli sembra troppo poco. Sulle parole pronunciate da Joao Mario dal ritiro della Nazionale: "Lui deve dire quello che pensa, noi parliamo con tutti. Prepariamo video sulle performance individuali di tutti, nessuno escluso. La situazione al momento è questa ma la preparazione deve sempre essere fatta al meglio. E' tutto a posto. Tutti fanno bene il loro lavoro". Chiosa finale sul Dalbert, che aspetta ancora il suo momento: "Ne ho tanti in quel ruolo, perché non bisogna dimenticarsi di Cancelo e Santon che, per caratteristiche, a me piacciono molto. E' uno fisico e ci darà una mano importante"




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