Toccherà all'Inter chiudere l'11esima giornata di Serie A domani sera contro il Verona nel posticipo del Bentegodi con l'obiettivo di portarsi al primo posto sfruttando un eventuale passo falso del Napoli contro il Sassuolo. Ha parlato così della partita Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Ci sono tante squadre che corrono. Non solo quelle davanti ma anche Fiorentina o Sampdoria che stanno tornando forte. Non ci possiamo fermare. Intanto non bisogna perdere punti domani. I risultati arrivano con le vittorie. La squadra deve essere vestita da squadra forte. La Nike ci dà la muta per tutte le gare, non una per le facili e una per le difficili. Se perdiamo terreno diventa difficile. Avere una media spettatori così alta significa che i nostri tifosi non valutano il tipo di avversario ma valutano che c'è l'Inter. Noi in passato abbiamo fatto vedere di poter essere solidi mentalmente, ora bisogna spingere forte senza arrivare all'incoscienza ma sapendo quel che si può fare".
Su Brozovic e Vecino: “Brozovic è recuperato e ha fatto bene gli ultimi allenamenti. Anche Vecino ha recuperato dopo un allenamento e mezzo a parte. Con la Samp l'ho sostituito per quello. Sennò non lo avrei fatto. Vecino sa fare tutto: ha anche il tiro da fuori e progressione palla al piede. Doveva sciogliersi in una nuova situazione. È stato pagato quel che vale. Alla Fiorentina non sono polli, valeva quella clausola. Ora è dentro la squadra".
Sul calendario: "Avere 3 o 4 gare di alto livello assieme è difficile da assorbire senza una rosa adeguata. La soluzione è avere 20 titolari. Sarri ad esempio è penalizzato ora perché ha avuto degli infortuni. Adesso per noi viene il difficile perché dobbiamo restare nel gruppo di testa. Ora ci renderemo conto se siamo attrezzati per il nostro obiettivo. Io dei miei calciatori sono contento".
Sul mercato di gennaio: "A noi non fa comodo parlarne ora. È un po' come il discorso dello scudetto. A me non porta utilità parlarne. Se fossi uno che gioca in quel ruolo non sarei contento perché i ragazzi stanno facendo anche qualcosa in più di quanto gli è stato chiesto guardando anche alla classifica dello scorso anno. Se ci sarà necessità ci muoveremo ma non dobbiamo fare nomi tanto per farli. Oggi è più timore di chi possa uscire. Per me questa rosa può arrivare in fondo”.
Per la corsa Champions: "Non ho fatto conti ma saranno fondamentali gli scontri diretti. Che sono molti perché anche Sampdoria e Atalanta sono grandi squadre. Lo stesso Torino. Poi ci sono le sei più forti che diventeranno sette perché una sorpresa c'è sempre. Guardate la Lazio oggi".
Sui match contro le piccole: “Per coincidenza abbiamo sbagliato più contro di loro ma abbiamo sempre fato il massimo con assoluti stimoli. Vogliamo dimostrare a noi stessi ogni giorno di essere da Inter. È un generare stimoli di continuo per noi stessi”