Victor Moses, ex giocatore dell’Inter, ha parlato della sua ultima esperienza in nerazzurro in un'intervista sul sito della sua nuova squadra, lo Spartak Mosca. L’esterno nigeriano è arrivato in Russia in prestito dal Chelsea, il sesto nella sua carriera nei blues. E proprio a Londra per la prima volta Antonio Conte, che a gennaio 2020 lo aveva voluto come rinforzo sulla fascia. Un cammino che non è proseguito insieme, nonostante le parti sembrassero molto vicine: “Ero pronto a tornare, avevamo già discusso di tutto con Conte. Ma qualcosa non ha funzionato. Forse la situazione finanziaria, non lo so”.
Nonostante le strade si siano separate, Moses ha ancora moltissima stima per Antonio Conte, definendolo il miglior allenatore della sua carriera: ”È in cima alla mia lista. Mi ha aiutato a credere in me stesso. E il punto è proprio nell'atteggiamento umano, e non nel fatto che mi abbia trovato una nuova posizione”.
Diversa l’opinione su Mourinho, che l’ha allenato a Londra: “José è un grande professionista, lo rispetto. Ma a volte accade che non si crei il contatto necessario tra il giocatore e l'allenatore. Volevo giocare, ma lui aveva un'opinione diversa".
Allo Spartak ha trovato un altro allenatore di origini italiane, Domenico Tedesco, a suo parere molto simile proprio ad Antonio Conte: “È altrettanto scrupoloso nei dettagli quando si prepara al match. La stessa passione o in campo durante le partite. E parla anche onestamente con i calciatori, faccia a faccia”.