Vigilia di Frosinone-Inter, ospite speciale in sala stampa al fianco di Roberto Mancini. E' Yuto Nagatomo, fresco di rinnovo fino al 2019, annunciato poco prima della consueta conferenza stampa. Parola all'allenatore nerazzurro, dinanzi ad una folta schiera di giornalisti giapponesi: “Faccio i complimenti a Yuto, merita queste soddisfazioni. E' stata una dimostrazione di grande affetto. Terzo posto? Le motivazioni non devono cadere, ci sono 21 punti e dobbiamo lottare. Nel 2016 abbiamo fatto qualche errore di troppo, è ora di tornare a vincere. La Champions non è sfumata, è difficile ma i punti ci sono. Che Roma perda 8 punti è difficile, ma dobbiamo sempre sperarci. Siamo professionisti e anche quando obiettivi non si raggiungono bisogna sempre dare il massimo. Touré? Prematuro parlarne ora. Dobbiamo pensare all’ultimo mese e mezzo che ci manca. Poi per fare mercato c’è tempo, vedremo più avanti
Vedo che tutti parlano del mio futuro, forse ne sanno più di me. Un allenatore è legato molto ai risultati, questo mese e mezzo è importante perché vogliamo finire bene e con delle vittorie. Ho ancora un anno di contratto per cui non c'è problema, finora non è arrivata nessuna offerta. Medel o Jesus in difesa? Non lo so, vediamo come sta oggi il cileno. Incedibili? Nagatomo lo è, ha firmato il contratto oggi (sorride ndr). Voto alla stagione dell'Inter? Abbastanza basso, ma non ai giocatori, i quali hanno messo tanto e hanno fatto tanto. Do un voto abbastanza basso a me che sono l'allenatore".
Parola ovviamenta anche a Nagatomo: "Amo l’Inter, sempre. Mi sento a casa. Prima devo dire che voglio ringraziare la società per avermi rinnovato il contratto. Poi il presidente Thohir, Pupi Zanetti e mister Mancini. Lo staff della società, compagni e tifosi. Un grazie particolare va alla mia famiglia per avermi sostenuto in questo percorso. sono contento di rimanere qua. Ho sempre sognato di giocare con questa squadra e di indossare questa maglia. E’ un grande onore. Mai pensato di andar via. Mai. Mi sono trovato bene con tanti compagni, da Sneijder a Zanetti, Cassano, Materazzi, ma mi sono trovato bene con tutti".