Ripartire subito dopo la sconfitta di Barcellona. Farlo per continuare a correre in campionato, dove l'Inter vince ininterrottamente da un mese. La partita dell'Olimpico contro la Lazio è il terzo grande ostacolo dopo quelli del derby e della notte del Camp Nou, ma i segnali che arrivano da Appiano sono dei migliori: "I miei giocatori vogliono reagire subito - ha esordito così Luciano Spalletti nella consueta conferenza stampa della vigilia - l'ho capito dall'intensità e dalla concentrazione che hanno messo nell'allenamento di ieri. Un atteggiamento positivo, la vera medicina per risolvere ogni tipo di difficoltà. Abbiamo carattere, mentalità e una grande rosa. C'è tutto per riuscire a sopperire a quelle che sono state fatiche importanti come le sfide con Milan e Barca".
Calendario fitto, dunque. Duro, tanto fisicamente quanto mentalmente. Per questo l'allenatore nerazzurro potrebbe cambiare qualcosa per la partita contro i biancocelesti: "Sì, sfruttare tutti gli uomini della rosa è una cosa che si può mettere in pratica. Ma la cosa fondamentale resta non accettare passivamente quelle che sono delle situazioni avvenute nell'ultima partita. Dobbiamo reagire a ciò che non è andato come volevamo". A partire dal 1 potrebbe essere Keita, ex della gara, magari nella posizione che è di Nainggolan: "Ci abbiamo un po' pensato, anche perché lui qualche volta lì ci ha giocato. Cerchiamo di analizzare tutte le ipotesi che abbiamo a disposizione e questa è una fra le tante".
Altro ex di giornata sarà De Vrij, sul quale in occasione dell'ultimo Lazio-Inter si scatenò un vero putiferio. Giusto farlo giocare contro quella che sarebbe stata la sua futura squadra oppure no?: "Parliamo di un ragazzo chiaro, pulito, trasparente - sottolinea Spalletti - una persona incredibile per l'entusiasmo e la qualità che ha. E' sereno, è un giocatore fortissimo che si allena molto bene. Che ricordo ho di quel Lazio-Inter? Di una tifoseria in festa che ha raggiunto un obiettivo importante e che ha vinto una gara fra mille difficoltà data la forza dell'avversario. Siamo andati a farlo all'Olimpico, c'è solo da tentare di rifarlo. In quel momento abbiamo festeggiato ma poi bisogna rendersi conto che noi non ci vogliamo fermare a quella vittoria lì, andando a vincere anche partite più importanti"
Facile, a questo punto, ricollegarsi alle parole del Presidente Zhang ("Fra tre anni al top in Italia e in Europa"): "Intanto pensiamo a questa stagione. La termineremo soddisfatti se l'Inter farà dei risultati importanti, ovvero se vincerà partite importanti, andando a ricollocarsi fra le prime quattro della classifica. Rimanere in Champions diventa paragonabile alla vittoria di un titolo, come quelli che ti consegnato in mano. Perché ci sono squadre forti, che si sono rafforzate e che vengono da anni di vertice".