Un derby d'Italia alle porte per tentare di blindare il 3° posto con un risultato di prestigio, tentando di fermare una Juventus già campione d'Italia seppur intenzionata a ben figurare in una gara dalla rivalità storica. L'Inter di Luciano Spalletti si appresta ad affrontare la squadra di Massimiliano Allegri nell'anticipo serale della 34° giornata di Serie A: del match contro i bianconeri l'allenatore nerazzurro ha parlato così oggi, ad Appiano Gentile, in conferenza stampa:
“Bisognerà stare in equilibrio contro la Juventus, mi aspetto che ci accolgano a metà campo per poi giocare in velocità. Farà la differenza la qualità con cui faremo girare la palla. Il problema del gol in casa? È solo una coincidenza, se poi fuori casa si riesce a fare gol… l’atteggiamento è sempre lo stesso. Probabilmente in casa si attacca di più, anche se la nostra ricerca è di mettere in pratica la nostra idea di calcio”, le parole dell’allenatore nerazzurro,
Spalletti ha poi proseguito: “Se c’è partecipazione dei calciatori a quello che si vuol fare si ottiene qualcosa di più, tentiamo di fare un calcio dove si tiene la palla e ci si posiziona nella metà campo avversaria possibilmente, tentando di stare in equilibrio senza rischiare di subire ripartenze. Nelle ultime uscite la squadra ha fatto ottime prestazioni, siamo pronti ad affrontare un colosso come la Juventus”.
Un gara dal fascino speciale, al di là di qualsiasi obiettivo di classifica: “Questa partita contro la Juventus è sempre stata importante: si gioca tutti gli anni, in ufficio, nei bar, nei negozi, in vacanza. Inter e Juve rappresentano i poli opposti della passione calcistica, è da sempre uno dei manifesti del nostro campionato: visto che negli ultimi campionati ci sono stati davanti sempre, diventa fondamentale credere nel lavoro che facciamo affinché si possa in tempo limitato vincere contro di loro qualche volta”, ha ammesso l’allenatore dell’Inter.
Da Brozovic al ballottaggio Lautaro-Icardi: le ultime di formazione
Spalletti ha parlato poi delle possibili scelte di formazione: “Il rientro di Brozovic è importante perché riesce a far girare la palla con continuità e qualità, però nell’ultimo periodo anche senza di lui la squadra si è comportata bene. Mi aspetto qualcosa di positivo nel far girare il pallone. Lautaro? Ha messo in pratica quella che doveva essere la sua crescita in base a tutte le qualità che ha, è stato fatto giocare di più. È sicuramente pronto per essere un punto di riferimento in vista della prossima stagione, anche in base a ciò che abbiamo fatto con lui: sa prendersi certe responsabilità”.
L’allenatore nerazzurro non si è poi sbilanciato sul nome del centravanti che scenderà in campo sabato sera dal primo minuto: “Chi gioca tra Lautaro e Icardi domani? Non si dice. Sono tutti a disposizione e hanno lavorato bene, hanno passato una settimana “connessa” alla palla: il pallone è sempre online, più si prendono delle notizie più si vanno ad occupare delle posizioni giuste occupando un vantaggio nel gioco”.
Lotta Champions e il gap con la Juve
“Il pubblico come 12esimo uomo? Il nostro pubblico non ha bisogno di integrazione né di cercare qualcosa di nuovo, è già qualitativo e completo per affrontare qualsiasi tipo di situazione. Giochiamo un’altra gara in uno stadio leggendario come il nostro, sarà bellissimo”, ha aggiunto l’allenatore nerazzurro. Spalletti ha poi proseguito: “Quanto siamo vicini a qualificarci in Champions? C’è molto equilibrio nel nostro campionato tra le varie squadre. Come ti ammorbidisci un attimo e pensi di essere al sicuro, rischi: noi abbiamo ancora tante partite toste da giocare. Non si sa mai, quelle dietro possono anche vincerle tutte: bisognerà lavorare ancora molto”, ha ammesso Spalletti.
Sul suo futuro sulla panchina dell’Inter
Spalletti che ha poi parlato così del futuro: “C'è sempre qualcuno che ti deve giudicare, per quanto riguarda me cerco di fare il meglio. La società è giusto che cerchi il meglio per l'Inter, se ci sono io o no va accettato. Se ci si riferisce ai mulini a vento quelli girano a vento e portano il discorso dove gli pare in base alle amicizie, alle telefonate che ricevono, in base a quel che dicono i direttori su quelli a cui creare problemi, ma la gente ormai sa a chi rendere conto. E' tutto lì davanti agli occhi, i mulini a vento vanno avanti lo stesso. L'Inter poteva passare un turno di più, ma è un discorso che va visto in fondo al campionato. Lì ce le diremo due o tre cose di modo da mettere in evidenza il fatto di fare il modo in maniera corretta o scorretta”.
Sull’ipotesi Icardi-Juve
"Se mi darebbe fastidio Icardi alla Juve? Non so cosa succederà a fine campionato, ma a me danno fastidio poche cose: le cose che danno fastidio a me, danno più fastidio a chi le fa. Sono abbastanza tranquillo”, ha proseguito Spalletti. Che è poi tornato sul possibile impiego di Brozovic: “Se è recuperato? Fa molta strada e la fa in maniera corretta, ma ancor di più fa far strada al pallone. È importante anche il tracciato che fa il pallone, lui è sempre connesso e prende informazioni continue dal pallone e le dà continuamente ai suoi compagni. Mi aspetto che faccia come nelle ultime partite, dove l’Inter ha fatto benissimo, tenendo molto palla (70%), per un dato difficile da trovare nel nostro campionato. Rispetto alla gara d’andata? Si può parlare di una distanza non così ampia tra Inter e Juve, andiamo a giocarci la partita con fiducia", ha concluso Spalletti.