Inter, Gagliardini c'è. Il centrocampista bergamasco è carico e vuole mettere da parte una stagione partita a mille e conclusa male. Toccherà a lui, insieme a Borja Valero, prendere per mano i nerazzurri e riportarli in Champions: "L’obiettivo stavolta è grande" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Dopo la stagione scorsa vogliamo stare sempre nelle prime posizioni. Dobbiamo fare corsa sui noi stessi, capire che ogni partita vale tre punti e che non bisogna mollare mai. Le altre si sono rinforzate ma abbiamo di tutto per fare bene. Vedremo alla fine dove saremo arrivati. Serve più continuità di risultati, ancora prima che di rendimento. L’anno scorso a un certo punto ci siamo piantati, il nostro è stato un calo evidente".
Spalletti l'allenatore della svolta: "Penso di sì. Lo conosco da pochi giorni, ma ha già dimostrato di avere grande personalità. E’ molto carico per questa nuova esperienza e sono certo che abbiamo tutto per fare bene. Spalletti non ci ha ancora parlato singolarmente, ma nell’affrontare il gruppo è stato chiaro e diretto. Oltre alla grinta pazzesca, mi ha colpito la sua preparazione. Ci stimola e consiglia continuamente in allenamento. Andare in campo sapendo esattamente i propri compiti può fare la differenza".
Le rivali si rinforzano, serve un colpo di mercato? "Il top player spesso lascia il tempo che trova se non c’è un vero gruppo attorno. La nostra forza deve essere il collettivo, quello che è un po’ mancato negli ultimi mesi della scorsa stagione. Dobbiamo diventare un tutt’uno anche con staff tecnico e società per spingere l’Inter di nuovo in alto". Tanti complimenti dallo scorso gennaio, ma anche qualche critica mal digerita: "Credo che nei giudizi manchi l’equilibrio. Nelle prime dieci gare giocate vincevamo e sono stato dipinto come un fenomeno, quasi sempre il migliore in campo. Poi sono arrivate tante critiche, anche se credo di aver giocato meglio in alcune delle ultime gare rispetto ad altre in cui ero stato incensato. Detto questo, è vero che a un certo punto ho avuto un calo".
Russia 2018, obiettivo anche per Roberto: "In effetti sarà un anno decisivo anche a livello personale. Il Mondiale è uno degli obiettivi che mi sono posto, a partirealla sfida di inizio settembre contro la Spagna per vincere il girone di qualificazione. Sarebbe la ciliegina sulla torta". Sui nuovi arrivati: "Borja Valero lo conoscevo da avversario, ha qualità tecniche uniche e potrà darci una grande mano. Skriniar mi aveva già colpito con la Samp e con la Slovacchia all’EuropeoU21. Mi impressiona soprattutto per la sua personalità. Perisic parte? Credo che sia lui a dover affrontare la questione con la società. Nello spogliatoio non trapela nulla. Nainggolan? Radja è un giocatore di livello internazionale, uno forte forte...".