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Data: 10/02/2017 -

Inter-Empoli, Pioli: "Siamo sulla strada giusta. Champions? Scontri diretti decisivi"

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Giorni intensi, fatti di polemiche e sensazioni contrastanti, e una sconfitta, quella contro la Juventus, da riscattare immediatamente per riprendere il cammino in campionato e continuare a lottare per un posto in Champions League. L'Inter riparte da San Siro: domenica alle 15 arriva l'Empoli. In conferenza stampa, Stefano Pioli ha caricato la squadra, parlando anche delle sue possibili scelte di formazione: "Abbiamo pensato solo al campo. Di domenica ci porteremo dietro la prestazione, ci deve dare la forza per ripartire. L'ultima gara ci ha dimostrato che siamo sulla strada giusta e dobbiamo solo essere più attenti ai dettagli. Il lavoro di questi giorni è stato sviluppato nel modo migliore. Ho visto una squadra determinata a ripartire. Ho già fatto le mie valutazioni sul match di domenica. Da lunedì abbiamo pensato solo a Inter-Empoli. Ho visto spirito, voglia e determinazione da squadra vera. Queste sono le cose molto positive su cui dobbiamo insistere. Icardi è importante, come Perisic e Brozovic. Ma ho tante soluzioni, vogliamo dimostrare di essere squadra. Gabigol? Fa parte delle soluzioni che ho per l'attacco. Deciderò nelle prossime ore la formazione migliore".

Vietato sbagliare. Napoli e Roma non stanno certo a guardare e se i nerazzurri non vorranno perdere altri punti nella lotta per la Champions League l'obbligo è di tornare subito alla vittoria. Pioli ci crede: "Mancano tante partite alla fine del campionato e se vogliamo il terzo posto dovremo vincerne il più possibile. Chi è davanti a noi corre forte, ma pensiamo a una gara per volta. Gli scontri diretti potranno essere decisivi. Eder e Palacio si muovo tanto e bene. Se saranno in campo, dovremo essere bravi a servirli nel modo giusto. Le due sconfitte in campionato? Sono state molto diverse. A Napoli non eravamo quelli di adesso, anche se c’è comunque il rammarico per l’approccio. Ci stiamo avvicinando, tocca a noi colmare la piccola differenza, che comunque conta ancora tanto".



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