Tutto in poco tempo, ieri lo sbarco e oggi la prima conferenza nerazzurra. La carriera di Frank De Boer all'improvviso, adesso si apre una nuova parentesi per l'allenatore olandese, un nuovo capitolo tutto da vivere e gustare. "Voglio ringraziare l'Inter per avermi chiamato, penso che io, presidente e management parliamo la stessa lingua. Vogliamo vincere. Spero che saremo sulla strada migliore non appena possibile, è ovvio che non sarà semplice, la serie A è cresciuta moltissimo, sta migliorando molto. Credo che possa essere un campionato ancora importante. Il regista? Ho analizzato tutta la squadra attentamente. Adesso voglio vederli in allenamento, poi sceglierò".
Il primo contatto con l'Inter già alcune settimane fa, già da allora De Boer valutava di compiere un nuovo passo: "Abbiamo parlato due settimane fa, solo per capire se fossi interessato ad allenare il club, ovviamente con il mio procuratore. Poi tutto si è messo in moto e ovviamente io ero molto attratto dalla possibilità di allenare all'Inter, onorato. Abbiamo parlato e infine sono stato nominato nuovo allenatore. Il Milan non mi ha ai cercato, smentisco categoricamente. Icardi? E' un giocatore importante e voglio che rimanga con noi. Il modulo? Conta, ma conta di più aver fiducia. Ogni calcio è diverso e va studiato, ma giochiamo tutti 11 contro 11 quindi io non credo ci siano problemi di adattamento. Attaccanti non me ne servono, c'è Mauro Icardi e altri validi giocatori. All'Ajax avevo molti ragazzi promettenti, sono sicuro che faranno strada. Gabigol? E' un giocatore di talento e molti grandi club sono interessati a lui. Per quanto riguarda Milik, arrivare al Napoli per lui è un importante step per la sua carriera. Noi abbiamo Icardi in quel ruolo, quindi non mi pare che l'Inter abbia mai chiesto informazioni su Arkadiusz.
Mi preme ringraziare anche Mancini, gli auguro il meglio, la sua storia in questo club parla chiaro. Ha fatto un fantastico lavoro".
Il pubblico interista è molto esigente, ma De Boer, a chi gli rivolge questa domanda, risponde in maniera particolare: "E' mai stato all'Amsterdam Arena? Anche lì le cose sono uguali, sono abituato a certe pressioni, così come quelle del Barcellona. I risultati sono la cosa più importante ma con la filosofia vogliamo mettere insieme questi con un modo di giocare che soddisfi i tifosi". Sulla proprietà cinese, De Boer infine sottolinea: "È una grande opportunità per l'Inter il calcio italiano e quello europeo in generale".