Mercato, stadio, obiettivi, il nuovo amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello, affronta i temi caldi della nuova stagione dei nerazzurri. Si parte dall'obiettivo di campionato, con un punto fermo: "La qualificazione in Champions è il primo step del nostro progetto" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Un club come l’Inter non può restare senza Champions per una questione di immagine, di brand e di introiti economici. Entrare in Champions significa entrare nell’elite del calcio europeo. Juventus? I loro risultati sono un dato di fatto, ma noi dobbiamo trovare la nostra strada: abbiamo un grande azionista come Suning che ci supporterà e dobbiamo crescere dal punto di vista sportivo e societari. Nel 2020 Penso a un’Inter che deve tornare a vincere e a competere ad alti livelli sia in campionato sia in Champions. Abbiamo un azionista che ci sostiene e un progetto a medio termine che prevede una crescita graduale".
Mercato, a Milano due modi di operare differenti: "Si tratta di due progetti diversi: noi dobbiamo rafforzare il gruppo, il Milan probabilmente aveva necessità di rifondarlo. Lavoriamo con il tecnico e con la direzione sportiva per inserire le pedine giuste. L’Inter ha le capacità per fare la campagna acquisti che serve al tecnico. Sappiamo quello che dobbiamo fare, abbiamo le idee chiare e i nostri tempi. Niente confronti con gli altri: abbiamo uno zoccolo duro e ci servono solo degli innesti che garantiscano una crescita al gruppo in termini di qualità e personalità".
Sul caso Pallotta-Milan: "Ci saranno gli organi competenti a veri care il lavoro svolto nel corso dell’anno e trarranno le necessarie conclusioni. Noi non entriamo nel merito. Ognuno può fare ciò che ritiene opportuno a casa propria. L’importante è che il tutto sia allineato alle regole del sistema, valide per tutti". Obiettivo: "L’obiettivo principale è la qualificazione alla Champions. I processi di crescita vanno fatti step by step. Per quanto riguarda i vicoli, abbiamo iniziato l’ultimo anno del settlementagreement che prevede il break even, un risultato da raggiungere attraverso una crescita dei ricavi. Possiamo farcela. Stiamo lavorando sul mercato asiatico insieme a Suning per avere una crescita organica e l’obiettivo è riportare prima possibile il nostro club tra i primi 10 Europa, con un fatturato sui 300-350 milioni".
Niente stadio nuovo, sarà ristrutturato San Siro: "Lo stadio è un asset fondamentale per generare ricavi e la Juve lo ha dimostrato. Stiamo parlando con il Comune e ci siamo incontrati con il Milan. Abbiamo le idee chiare e il progetto di ristrutturare San Siro che è la nostra casa: se ci sarà da condividerla, la condivideremo, ma è necessario che Milano abbia uno stadio all’altezza dei migliori d’Europa. Milan? C’è disponibilità a lavorare insieme: per le vicissitudini del cambio societario i rossoneri avevano messo l’argomento in stand by, ma ora hanno dato la disponibilità a fare un percorso insieme. Dovranno fare le loro valutazioni, noi rimaniamo in attesa della risposta e dei tempi tecnici per iniziare i lavori: se dipendesse da noi, saremmo già partiti".