Passato al Napoli, presente al Toronto e futuro a tinte…azzurro Nazionale. Lorenzo Insigne si racconta in una lunga intervista rilasciata a Fifa.com iniziando proprio sulla sua avventura in Mls.
“Per ora il bilancio non è stato del tutto positivo. La mia avventura qui a Toronto è partita col piede giusto, poi. Poi, però, gli infortuni mi hanno costretto a saltare tante partite ed è stato frustrante perché avrei voluto fornire il mio apporto alla squadra. Ora sto bene, sto lavorando nel miglior modo possibile per arrivare pronto alla prossima stagione. Voglio dare molto a questa società, tutti si aspettano tanto da me e avere la fiducia di club, mister, compagni e l’intero staff mi aiuta tantissimo”, le parole di Insigne.
Insigne, Napoli, lo scudetto e il ricordo più bello in azzurro
Insigne commenta così lo scudetto vinto dal Napoli la scorsa stagione: “Sono super felice, ma davvero tanto. Per noi napoletani è sempre stata un’ossessione portare lo scudetto a Napoli. Anche se non l’ho vissuto in prima persona, da tifoso ero lì col cuore. Qualcuno avrà pensato che io abbia invidiato il fatto di non averlo vinto ma veramente sono stato felicissimo. Vedere il Napoli lassù mi ha dato tante emozioni. Ora il tifoso che è in me sta soffrendo un po’ per come sta andando questa stagione ma è sempre difficile ripetersi. È stato fatto qualcosa di unico e i tifosi devono stare vicino alla squadra perché questi ragazzi lo meritano davvero”.
Sempre sulla sua avventura al Napoli l’attaccante ha poi aggiunto: “Porto nel cuore tante cose della mia carriera a Napoli. Undici anni sono tanti. Ogni anno ho vissuto momenti indimenticabili ma l’ultima partita con il Genoa la porterò per sempre nel mio cuore. Non mi aspettavo quell’accoglienza, quel calore. Pensavo che le persone avessero preso male la mia partenza a zero. Sapevo di aver dato tutto a questa squadra e le strade si sono divise. Ma quel momento è stato davvero emozionante: lo stadio pieno per me, da napoletano, è stata una cosa davvero unica”.
Desiderio Nazionale
Insigne che non nasconde il desiderio di tornare a indossare la maglia azzurra: “Io ho parlato già con il Spalletti in maniera molto tranquilla. Con lui ho un ottimo rapporto e lui sa che finché gioco non ho intenzione di non pensare alla nazionale. Resta sempre il sogno di quando sei bambino. Io ho avuto la fortuna di giocare per l’Italia, di vincere un Europeo ed è stata una cosa indimenticabile.
Anche se sono in Canada ho sempre dato la mia disponibilità ma ovviamente il CT fa le scelte per il bene della squadra e le rispetto. Se dovesse chiamarmi sarei felice di accettare la chiamata ma se non dovesse farlo sarei il primo tifoso della nazionale italiana, consapevole di dover fare ancora di più per metterlo in difficoltà”.