Il Giappone nel suo futuro prossimo, la Russia nel presente. Iniesta si prepara a vivere il suo ultimo Mondiale, con l'obiettivo di portare la Spagna il più in alto possibile. "È la mia ultima rassegna iridata - conferma Iniesta alla Gazzetta dello Sport - sarà ancora più speciale. Io però l’affronto come se fosse il primo, come una grande sfida. E poi veniamo da due delusioni enormi, Mondiale 2014 ed Europeo 2016, abbiamo una gran voglia di rivincita. Non so se lascerò la Nazionale, può essere ma ci penserò alla fine del Mondiale: non ho ancora deciso di lasciare ma dipenderà da tante cose. Di certo se dovessi continuare a venire non sarà per ciò che ho fatto ma perché me lo meriterò".
Il primo avversario in Russia sarà il Portogallo, una sfida difficile secondo Iniesta: "Con loro è sempre complicato. Sono campioni d’Europa, sono difficili da battere e la prima partita è sempre importantissima. È vero che in Sudafrica perdemmo con la Svizzera e poi riuscimmo a chiudere il gruppo in testa e a vincere il Mondiale, ma non era mai successo nella storia della competizione e in Brasile dalla sconfitta con l’Olanda non ci siamo ripresi: alla seconda gara eravamo già fuori dal torneo, da detentori. Abbiamo l’obbligo di provare a vincere".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport...