Il Chelsea di Antonio Conte non si ferma più. 4-2 allo Stoke City e 13esima vittoria consecutiva in Premier League. Sofferta, combattuta ma alla fine portata a casa grazie ai gol di Cahill, Willian (2) e il solito Diego Costa, al quattordicesimo gol stagionale. Due volte in vantaggio e due volte rimontata dai ragazzi di Hughes, l'anima da combattente trasmessa da Conte è uscita nuovamente fuori. Un minuto dopo il 2-2 di Crouch, il secondo gol di Willian, poi la firma finale di Diego Costa a rimarcare, ancora una volta, che in questo momento in Premier League non ce n'è per nessuno. Un cambio radicale avuto nelle ultime 13 partite: dall'ottavo posto a 8 punti dalla vetta delle prime giornate al primo con 6 di vantaggio. Tredici partite (anche contro avversari tosti come Leicester, Man United, Tottenham, Man City) e tredici vittorie. Una serie di traguardi statistici raggiunti come ormai sanno a quasi tutti: record storico dei Blues battuto, record di Premier dell'Arsenal pareggiato. Una cavalcata che ha rigenerato non uno ma una serie di giocatori: dai dimenticati Pedro e Moses, ora padroni sulla destra, a Diego Costa, tornato quello del primo anno ai Blues. Da Hazard che marcava visita ed ora è tornato a dispensare talento, a David Luiz che era stato bollato come finito e deleterio e che invece nel modulo a tre ha ritrovato certezze. Oltre a Fabregas e Willian, cambi fondamentali e decisivi.
"Vincere 13 partite in Premier è stato estremamente difficile - dice il tecnico italiano a fine gara - . Lo Stoke oggi ci ha dato del filo da torcere ma i miei giocatori mi hanno dimostrato di essere bravi ad adattarsi ad ogni situazione. Sono molto felice soprattutto per loro, mi hanno dimostrato sempre grande voglia di vincere". Quello che fa rumore è il record eguagliatodell’Arsenal di Wenger ed Henry. Nel 2001-2002, furono proprio 13 i successi consecutivi, un primato coronato a fine anno dalla vittoria della Premier League. "I record sono importanti, ma alla fine conta vincere", una mantra che Conte ormai ha nel DNA. Perché l'obiettivo è quello. Riportare a Stamford Bridge il titolo due anni dopo Mourinho. La storia del Chelsea Conte l'ha già fatta, ora serve l'acuto finale e con questi numeri sembra solo la naturale conseguenza di un dominio inarrestabile.