Stessa storia, stesso posto, stessa esultanza. Stadio Via del Mare, Lecce. Nicola Strambelli segna, il Matera vince (3-0), lui festeggia. A modo suo, trenino carico di ricordi. “Io sono barese, facile capire il perché dell’esultanza. Devo ammettere che ‘guidare’ quel trenino è stato qualcosa di particolare per me”. Vagoni pieni di emozione. Nicola Strambelli, un anno e pochi mesi dopo. Perché la dichiarazione non è mica attuale, no no. Settembre 2015, stadio Via del Mare (ancora, sì), Lecce. Un anno fa la maglia indossata era quella dell’Andria, oggi la dieci del Matera.
Anche all’epoca... Gol, vittoria e sorrisi. Revival di passione (giallorossa): Nicola Strambelli segna e festeggia con il ‘trenino’, classica esultanza di un Bari che fu. E che lui ha vissuto non solo da semplice tifoso. Dna biancorosso, colori impressi nel cuore ed in passato anche sulla maglia. “Collezionai tre presenze in Serie A, ma al termine della stagione non mi venne rinnovato il contratto. Motivo? Mi era stato detto che avrei dovuto firmare, poi ci furono dei cambiamenti all’interno della società e le priorità divennero diverse. Ho aspettato il Bari fino all’ultimo istante, ho anche rifiutato alcune squadre… Ma non ho rimpianti, davvero”.
L’esordio in Serie A a Catania da giovanissimo (stagione 2010-2011), poi la prima da titolare all’Olimpico contro la Roma di Totti, Menez, De Rossi. “E’ un ricordo che porterò sempre con me e che custodisco gelosamente, così come la maglia che lo stesso Totti mi regalò a fine gara”. Altri tempi, quasi un’altra vita. Oggi Matera, interprete d’eccezione del tiki taka show di Auteri: un assist e quattro gol in stagione. L’ultimo sabato sera, bellissimo. Sinistro a giro, palla sotto l’incrocio. 3-0 al Lecce e Matera che vola. Poi il sorriso, la corsa, l’esultanza. Proprio come un anno fa, cucchiaio su rigore con la maglia dell’Andria sempre contro il Lecce, sempre al Via del Mare. Revival da sogno (o incubo, questione di prospettive). Il trenino di Strambelli (classe 1988) passa sempre due volte. E non c’è posto per rimpianti e nostalgia. Alla prossima fermata.