Appassionato di musica, il giovedì appuntamento fisso con X Factor (“La squadra di Manuel Agnelli è la più forte, sono i più maturi”), un passato nell'Inter e un presente del Brescia giovane di Brocchi. E' Leonardo Morosini che si è raccontato ai microfoni di SkySport e si è definito un ragazzo “normalissimo. Uso i social, e ogni tanto il mio capitano mi bacchetta perché forse li uso un po' troppo… Ci sono giornate in cui faccio bene, altre meno. Ma spero di essere un bell'esempio. Giocare a calcio sempre stato il mio sogno e vedere i bambini che seguono me mi riempie di gioia”.
Morosini è parte di una squadra davvero green, il Brescia che è la più giovane della Serie B con un'età media di 23 anni: “E' tutto merito di Brocchi e della società che scommette veramente sui giovani – il pensiero di Morosini -. Io paradossalmente sono uno dei più 'vecchi', in quanto a presenze. Ci sono tante scoperte in questo campionato ed è merito della società e dell'allenatore. E' giusto che i giovani abbiano spazio, ma penso che bisogna trattarli con equilibrio. Non esaltarli dopo una prestazione positiva e non scartarli dopo una meno buona”.
Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, la scorsa estate il suo nome è stato accostato nuovamente alla squadra nerazzurra: “Sì è vero, ma adesso hanno altri problemi a cui pensare, io sono l'ultimo. E' sempre stata la mia squadra, ho giocato 6 anni da piccolo nell'Inter e ora la seguo e la simpatizzo. Vecchi? Non lo conosco ma ne ho sentito parlare molto bene all'interno del settore giovanile. E' stato molto utile per la Primavera in questi anni e infatti hanno avuto dei risultati importanti. Chi vedrei bene sulla panchina dell'Inter? Io sono un po' innamorato di Simeone, ma è un sogno grande e non penso possa arrivare nemmeno l'anno prossimo”. Chiusa la parentesi amarcord, Morosini ha parlato infine del suo ritorno in campo: “Tra una o due settimane perché sto anche facendo delle visite per costruire la mascherina con cui scenderò in campo”.
