Ha quasi 35 anni ma segna come se ne avesse dieci in meno. E' possibile, eccome: chiedere a Zlatan Ibrahimovic, che ha appena concluso una stagione da record dal punto di vista personale con il PSG. Non è solo talento, quello dello svedese, anche se ne possiede come pochi al mondo. Il segreto ha un nome, un cognome e una professione: si chiama Dario Fort ed è un massofisioterapista. Detto in altre parole, è uno specialista nel recupero e nel mantenimento della forma fisica. I due si sono incontrati quando Ibra arrivò al Milan, nel 2010; Fort faceva già parte dello staff medico e fra i due si instaurò presto un rapporto d'amicizia che dura tuttora.
Al punto da essere inseparabili: quando l'attaccante si è trasferito a Parigi, ha richiesto e ottenuto che il PSG assumesse anche Fort e la stessa cosa si è verificata quando lo svedese, il mese scorso, ha scelto il Manchester United. Il massofisioterapista, infatti, ha incontrato il direttore sportivo del club francese per negoziare la buonuscita, così da svincolarsi. Un legame personale e professionale ottimo, confermato dalla tenuta fisica del giocatore: nei sei anni di collaborazione, Ibra ha avuto soltanto un infortunio, che lo ha tenuto fuori un mese e mezzo.
Un ottimo rapporto, Dario Fort l'aveva creato anche con Marco Verratti, di cui stava seguendo il percorso di recupero dopo l'operazione; quello con il calciatore italiano è un impiego che ha lasciato però in sospeso per raggiungere l'amico ai Red Devils: Ibrahimovic ha chiesto che Fort volasse con lui e con il Manchester in Svezia, a Göteborg, dove gli inglesi oggi sono impegnati per una partita amichevole contro il Galatasaray. Lì a Ibra sono bastati 4' per segnare uno splendido gol in sforbiciata, a 35 anni da compiere tra il prossimo ottobre. Si direbbe che il metodo Fort funziona, e anche molto bene.