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Data: 14/02/2016 -

Il Lanciano si schiera con Federico Di Francesco dopo l'esultanza contro il Modena: "Volgare strumentalizzazione"

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In questa giornata di Serie B la vittoria del Lanciano sul Modena è passata in secondo piano nonostante per i rossoneri siano stati tre punti molto importanti. A tenere banco è stata la polemica che si è sollevata in seguito all'esultanza di Federico Di Francesco dopo il suo gol. L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha puntato il dito contro l'attaccante del Lanciano, figlio dell'allenatore del Sassuolo Eusebio, perché a detta dell'Ucei Di Francesco jr. avrebbe rivolto ai suoi tifosi il tipico saluto romano. Il gesto incriminato è stato isolato in un fotogramma e pubblicato sul portale 'Moked', sul quale è apparso anche un comunicato di denuncia da parte dell'Unione delle Comunità Ebraiche.

Il ragazzo, attaccante classe 1994 che finora in questa stagione ha realizzato in Serie B con la maglia del Lanciano quattro reti (anche di pregevole fattura), è rimasto amareggiato e dispiaciuto dal polverone sollevato da quella che voleva essere niente di più che un'esultanza goliardica insieme ai suoi tifosi, senza contaminazioni politiche di alcun genere.

"Con riferimento al tentativo di gettare ombre a discredito sul nostro tesserato Federico Di Francesco dichiariamo che è del tutto evidente che si tratta di una volgarissima strumentalizzazione, facilmente dimostrabile osservando il breve filmato che racconta il gesto dall'inizio alla fine: ovvero rivelandone la sua natura totalmente goliardica e scherzosa con il calciatore che saluta la propria curva sull'attenti come una recluta davanti al proprio stato maggiore (il gesto comincia con la mano sulla fronte e si conclude con un abbraccio ideale ai tifosi)", ha commentato il Lanciano oggi in un comunicato con il quale ha voluto ribadire la propria vicinanza al ragazzo, prendendone le difese per tutelarne anche l'integrità di giocatore che è sempre sceso in campo rispettando i valori del fair play. "Se poi qualcuno ne ha isolato un fotogramma facendolo passare per quello che chiaramente non è, ovviamente calciatore e club non possono esserne ritenuti responsabili". Per concludere, anche un riferimento all'integrità dell'intera tifoseria abruzzese: "La Curva Sud di Lanciano non ha mai presentato, storicamente, implicazioni o infiltrazioni di alcuna natura politica. Per completezza vogliamo sottolineare che nulla è più lontano dai pensieri e dai comportamenti di Federico Di Francesco di quanto gli è stato arbitrariamente attribuito. E con questo speriamo di poter ritenere chiarito e concluso questo spiacevolissimo episodio, al di la' di qualsiasi volontà di speculare oltre".

In serata poi sono arrivate anche le parole dello stesso Di Francesco a riguardo di questa vicenda che l'ha visto, suo malgrado, protagonista. Ecco la lettera aperta all'Ucei da parte di Federico Di Francesco, diretta e accorata. "Tengo a chiarire un grave equivoco su un episodio di cui sono stato, mio malgrado, protagonista. Premetto che, prima di subire una vetrina così infamante (a mezzo stampa) nei miei confronti, avrei preferito che mi aveste contattato direttamente; così avremmo fugato qualsiasi dubbio e spiegato immediatamente quanto accaduto. Mi dispiace che abbiate scelto di fidarvi di un fotogramma, isolato e messo in giro da 'qualcuno' che voleva speculare su un frammento di una sequenza che, presa per intero, racconta altro rispetto a quello che mi è stato imputato". E poi ribadisce: "Non c’è nulla di più lontano, di quanto mi è stato ingiustamente attribuito, dalle mie convinzioni e dalla educazione che mi è stata impartita, ve lo assicuro".

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