"Mi davano tutti per finito e invece...". E invece Borriello sta vivendo la seconda miglior stagione della sua carriera. La punizione del pari contro il Bologna è la decima perla dopo venti presenze: doppia cifra già raggiunta. "Il Dio del calcio ci ha aiutato nel finale di partita". Già, e ha aiutato il Cagliari a inizio campionato, quando il club rossoblù ha deciso di puntare sul tanto discusso attaccante di San Giovanni a Teduccio.
"Borriello non è una foto, non potete giudicarmi da quella". Aveva ragione Marco. Al suo arrivo in Sardegna Borriello era stato accolto da "star" e l'entusiasmo non era certo mancato. Per molti il problema stava proprio qui: modello, personaggio da copertina o centravanti? "Passerà la giornata a fare selfie?" domandavano i più maliziosi.
Stagione da record. Marco riuscì a fare di più soltanto con il Genoa, nel campionato 2007-2008: 12 gol dopo 22 giornate. "E' la stagione in cui sto facendo meglio? Sì, ho letto e mi fa piacere e bisogna tenere in considerazione che non tiro neanche i rigori". In effetti togliendo i tiri dal dischetto (tre nel 2007-2008) è in assoluto la sua miglior stagione: 9 reti a 10.
Non è rigorista? Beh, ci sono sempre le punizioni... E Borriello deve essersi allenato per bene perché raramente in passato era stato un formidabile tiratore di "piazzati" come quest'anno: già due i gol su punizione. "Ringrazio Bruno Alves che mi ha concesso di tirarla" - aggiunge Marco - "Lui da quella posizione è bravissimo: all'andata segnò una rete stupenda. Il movimento di Bruno ha ingannato il portiere poi io sono stato bravo a metterla nell'unico angolo che c'era per fare gol".
Obiettivo? Non è certo quello di superare quota 15 e vincere la famosa vacanza offerta da Vieri: " Scommessa? E' un gioco che Christian ha voluto fare con me. Poi ci sono le cose serie, come la salvezza del Cagliari e l'orgoglio di un popolo intero. Io segno per la squadra e per i suoi tifosi, gli altri discorsi li faremo a fine campionato".
Ora si fa sul serio e i gol per il Cagliari potrebbero valere anche un piccolo sogno, mai messo da parte del tutto: un posto in Nazionale.