Il sogno adesso è realtà: il Crotone è in Serie A. La prima storica promozione è arrivata al termine di una stagione esaltante e condita da mille emozioni. Ma a questo punto resta un dubbio nella mente di tutti i tifosi crotonesi: la casa del Crotone resterà l’Ezio Scida. Si, perché attualmente la capienza dello stadio è di circa 11mila posti, ovvero sotto lo standard necessario per la Serie A che è di 16mila.
“I tifosi possono stare tranquilli - spiega l’Assessore allo Sport di Crotone Claudio Molè a gianlucadimarzio.com - perché il Crotone giocherà all’Ezio Scida al 100%”. Nessun dubbio allora, anche perché l’amministrazione comunale si è già incontrata con il club con ampio anticipo gettando le basi per il progetto in vista della promozione. “Già a gennaio abbiamo avuto l’impressione che il miracolo potesse compiersi e così ci siamo subito dati da fare. Dalla fine del campionato inizieranno i lavori ed in un paio di mesi dovrebbe essere tutto terminato”.
Il “nuovo” Ezio Scida, allora, sarà in grado di ospitare fin da subito 13mila spettatori con un progetto ad ampio raggio che in futuro potrebbe portare lo stadio ad una capienza di quasi 18mila tifosi. “Nei mesi scorsi Abodi ci ha messo a disposizione gli architetti e gli ingegneri di B Futura per avere le autorizzazioni e così è partito il progetto madre da 16-18 mila spettatori e un mini progetto da 13mila. Le spese del progetto sono a carico dell’Amministrazione comunale il progetto, mentre quelle dei lavori sono sostenute della Regione Calabria. Questo perché la nostra priorità è che il Crotone possa giocare da subito nella sua casa storica”.
Al momento il progetto è già in uno stato molto avanzato, ma grazie anche all’impegno dell’architetto Giancarlo Devona, Assessore ai lavori pubblici, c’è già l’idea di ampliare e migliorare ulteriormente l’idea di base. “Abbiamo pensato anche alle 4 coperture per i vari settori dello stadio, ai nuovi spogliatoio ed una nuova palestra”. Senza dimenticare l’importanza storica dell’Ezio Scida. “Vista la posizione logistica dello stadio, si potrebbe pensare di renderlo il primo stadio archeologico al Mondo, e la cosa darebbe ulteriore lustro alla città e alla squadra”.