Calcio è... 90 minuti in cui ci si dimentica di tutto il resto. Una passione, un interruttore che per un po' spegne le luci della quotidianità e accende l'animo del tifoso. Ma su certi avvenimenti il calcio non può restare insensibile e l'attualità scende in campo. Come per esempio difronte alla questione dei migranti che da diverso tempo riempie le pagine più tristi della cronaca. A questo proposito lo scorso settembre il Bayern Monaco fu promotore di un programma di assistenza finanziaria che prevedeva anche la distribuzione di pasti caldi e l'offerta di corsi di tedesco agli immigrati accolti in Baviera. Invece a fine gennaio nella Serie B greca si è assistito alla protesta dei calciatori dell'Ael e dell'Acharnaikos: tutti seduti in campo per due minuti per dire basta alle troppe morti di migranti nel mar Egeo, per far sì che chi di dovere si muova affinchè quelle tragedie abbiano fine.
Ieri sera invece si è mosso (di nuovo) l'Olympiacos. Il club di Atene ormai offre un aiuto costante ai rifugiati che ancora 'vivono' dentro delle tende al porto del Pireo. Una volta è un pasto caldo, un'altra volta è il turno dei vestiti, e poi spazio alla cura della persona con un servizio di parrucchiere. E così, anche ieri sera, grossi camion bianchi hanno raggiunto quelle zone: c'era il vice presidente Theodoridis insieme al portiere Roberto Jiménez e all'attaccante Dominguez che hanno distribuito felpe, tute ed anche qualche pallone per i più piccoli. Qualche calcio per staccarsi un po' dalla realtà. E certo, se anche non risolverà il problema è comunque un gesto che non è passato inosservato ed ha reso orgogliosi i tifosi dell'Olympiacos e non solo. Perchè, come ha commentato su Twitter Roberto Jiménez, è una classica situazione in cui "realizzi quanto sei fortunato..".
https://twitter.com/olympiacos_org/status/710542898626957312
https://twitter.com/olympiacos_org/status/710543202844086272
https://twitter.com/olympiacos_org/status/709740215208902656
https://twitter.com/olympiacos_org/status/709478069556400128