La scenografia era già stata studiata nei minimi particolari, il copione pronto ad essere recitato. Attore protagonista? Mauro Icardi. Con il film dell’estate 2016 prodotto, ovviamente, da Aurelio De Laurentiis. Portare l’argentino a Napoli: eccolo il modo migliore per rispondere al matrimonio tra Higuain e la Juventus. Finale? Senza lieto fine. ‘Quasi… amici’, già. Per rimanere nella metafora del cinema. Domenica, l’uno di fronte all’altro. E chissà di che campionato staremmo parlando se, al posto dello sfortunatissimo Milik, il Napoli avesse potuto schierare Mauro Icardi. Ciò che poteva essere ma non è stato.
Ma andiamo con ordine. Trama? Piuttosto complessa, con un antefatto da film horror per i tifosi azzurri. Higuain ha appena firmato con i ‘rivali’ della Juventus, il Napoli è alla disperata ricerca di un attaccante. Sarri non ha dubbi, la richiesta per il presidente è fin troppo chiara: “In questa squadra servirebbe uno come Maurito”. La strategia? La stessa adoperata da Marotta e Agnelli per l’ex Real Madrid: tessere prima le relazioni con il giocatore e solo dopo passare per il club. Con Wanda Nara – moglie e agente di Icardi – e il suo entourage i contatti sono continui, conditi anche da tre incontri. Uno a Verona, due a Milano. Sul piatto un ricco contratto e la promessa di essere protagonisti. Insieme. Sul grande schermo lei, con un ruolo nel prossimo cinepanettone, in campo lui, con il posto fisso nel tridente di Sarri ed un ingaggio da star...di Hollywood. A far saltare la trattativa, però, i ‘no’ categorici dell’Inter – quanto mai disturbato dai contatti diretti tra il Napoli e il calciatore - e il solito problema legato ai diritti d’immagine. Nemmeno l’ultima offerta di oltre 45 milioni di euro più il cartellino di Gabbiadini fa vacillare la volontà di Suning. Titoli di coda, già. Con il finale che è lo stesso girato nel 2011 e nel 2013: anche in quelle occasioni, per Icardi non c’era stata alcuna passerella sul red carpet di Castel Volturno.
Ad aumentare i rimpianti e il rammarico dei tifosi azzurri, non possono che essere i numeri del 9 nerazzurro, quanto mai eloquenti. 8 gli assist sfornati ai compagni, 24 i gol messi a segno. Da Oscar, per intenderci. E da record personale, considerando che nella stagione 2014/2015 si fermò a 22. Grazie alla tripletta realizzata nell’ultimo pazzo match contro la Fiorentina, poi, Icardi ha portato a 78 i sigilli con la maglia dell’Inter. Superando due miti come Facchetti (75) e Angelillo (77) e mettendo nel mirino Mario Corso, attualmente decimo nella classifica dei calciatori più prolifici della storia del club. Fino al 2021, quando scadrà il rinnovo messo nero su bianco ad inizio ottobre, ci sarà tempo per arrivare a quota 94. Per ora, l’obiettivo è tentare il sorpasso su Belotti e Dzeko e riprovare ad aprire una corsa all’Europa che, in casa nerazzurra, si è complicata terribilmente. Iniziando proprio da domenica, quando il ciak darà avvio alla sfida ‘spettacolare’ con il Napoli.