Un Antoine Griezmann pubblico e privato, quello che oggi si è raccontato in un'intervista a GQ Francia. Dalle voci su una possibile partenza da Madrid alla possibilità Paris Saint-Germain, dal ruolo di papà alla passione per i tatuaggi: "Ho
avuto dubbi l'estate scorsa quando la stampa parlava di una partenza di
Simeone. Poi mi ha chiamato, mi ha detto che rimaneva. Ho tanto rispetto
per lui, mi sento in piena fiducia.
Ho ancora bisogno di stare con lui, di lavorare con lui. Poi se cambia
squadra, non è detto che lo segua. Qui i miei compagni mi hanno
insegnato tanto. Grazie a loro sono arrivato ad un altro livello, ogni
settimana imparo qualcosa. Ho bisogno di loro e adoro
giocare per l'Atleti. Non ho bisogno di andare via per arrivare più in
alto. Il PSG? Oggi il
campionato francese non è il mio obiettivo. Forse lo sarà più in là con gli anni. Adoro la
Spagna, sono arrivato qui 14 anni fa. Non ho niente contro la Francia,
non ce l'ho con chi non mi ha preso.. Anche perché se fossi stato preso da Lione, Sochaux o
Saint-Étienne non avrei avuto la stessa carriera".
Calcio ma... Non solo. La vita di Griezmann è cambiata quando è diventato papà di una bambina: "Devo dire che essere padre ha cambiato tante cose. Abbiamo avuti brutti risultati ad inizio stagione, ero arrabbiato. Ma quando tornavo a casa vedevo mia figlia ed era tutto finito. Mi fa tanto bene. I miei difetti? Chiedete a mia moglie! Quando sono felice, tutto va sempre bene. Quando sono stanco, contrariato, reagisco troppo presto, per niente. Sono impaziente. È dovuto alla fatica. E se dei difetti preferisce siano altri a parlarne, Griezmann svela una sua grande passione, i tatuaggi: "Volevo farne da quando ho avuto 16 anni. E quando ne fai uno, poi... Ora farò un angelo sulla mano per mia figlia. Poi farò l'altro braccio. Ma non farò mai niente sulla schiena o le gambe"