Nel valzer degli attaccanti di gennaio, Batman
è finito tra le braccia della dama vestita di giallo e di nero. Un altro
supereroe al Borussia Dortmund, ma le maschere usate per celebrare un gol
stavolta non c’entrano. Batshuayi era già supereroe al Chelsea di Conte. Uno
che entra dalla panchina ma poi risolve la situazione. E poi c’è quel ‘Bat’ nel
cognome che sa molto di sentenza… Ecco ‘Batsman’, che maschera e mantello li ha
portati anche in Bundesliga.
Stasera (nella vittoria esterna per 3-2 in casa del Colonia) si è presentato al debutto con una doppietta e un assist. Sessantadue minuti per segnare due reti, tante quante realizzate fino alla scorsa settimana in 12 presenze stagionali col Chelsea. Numeri. Tanto per iniziare col piede giusto e non far rimpiangere Aubameyang, anzi. Appena arrivato, subito via del gol trovata. Senza Bat-mobile. Poco da dire, tanto da ammirare. In campo come sui social i commenti dei tifosi del Borussia. Salutato un Batman, se ne fa un altro (i fotomontaggi sul web non mancano...). E in attesa di vedere se anche Auba all’Arsenal ha portato con sé quella mascherina nera da uomo-pipistrello, a Dortmund esultano grazie al belga con la numero 44 sulle spalle.
Quel Batshuayi, non più uomo che entra solo all’ultimo secondo ma attaccante titolare che decide le partite da subito. Il Batman del pallone che si è presentato così: “Ho sentito che il posto da Batman era vacante, quindi ho deciso di prenderlo io”. Perché forse alla fine era proprio lui l’eroe di cui Dortmund aveva bisogno.
