"Sto vivendo un sogno: sono felice". Han Kwang-Song, il ritorno: dopo sei mesi è di nuovo Cagliari. I 7 gol in 17 partite di serie B con la maglia del Perugia hanno convinto il club sardo a riportare alla base il diciannovenne nordcoreano con mezza stagione d'anticipo. Han domenica scorsa ha assistito dalla panchina alla vittoria per 2 a 0 dei compagni sulla Spal, ma presto arriverà il suo turno e lui sa già cosa deve fare... Stupito del rientro anticipato, il diciannovenne nordcoreano racconta l'emozione del ritorno in Sardegna: "Non mi aspettavo di rientrare adesso, sono molto contento di questo ritorno: so cosa devo fare e darò il massimo per aiutare la squadra. Lavoro sempre di più per migliorarmi, sono giovane, ho da imparare tanto e ascolto i consigli dei miei compagni di squadra e del nostro allenatore Diego Lopez. Devo crescere da un punto di vista tattico, dei movimenti e tutto è più facile allenandomi con giocatori come Leonardo Pavoletti, Diego Farias e Marco Sau".
Han può svariare su tutto il fronte d'attacco, ma c'è una posizione preferita: "Mi piace giocare centravanti, il più possibile vicino alla porta e voglio fare sempre gol. Ho scelto il numero 32 perché è quello del mio esordio in serie A, qui a Cagliari. L'emozione più forte rimane la prima rete in massima serie, contro il Torino: ho visto che Farias crossava dalla sinistra, la palla arrivava verso di me e l'ho colpita di testa. Una grandissima emozione. Anche adesso sto vivendo un sogno e sono felice: tutti mi vogliono bene. La gente sarda è molto ospitale e anche se vivo lontano dalla mia famiglia mi sento come a casa. L'italiano? E' difficile, ma va meglio dell'anno scorso: devo ancora imparare tanto".
Il giovane centravanti asiatico, nel corso dell'intervista concessa al sito del club sardo, ha raccontato anche qualche curiosità: "Il tempo libero lo passo con i miei amici, ascoltando musica o facendo qualche partita alla Playstation: Fifa 18 e Call of Duty i miei giochi preferiti. I miei modelli sono Dybala e Cristiano Ronaldo. Piatti preferiti? La pasta e la bresaola, mentre odio il tonno". Infine ringraziamenti speciali per due club in particolare: "Quando sono tornato a casa ho portato in dono le maglie del Cagliari e del Perugia. Voglio ringraziare i biancorossi perché mi hanno dato una grande opportunità di crescita e il Cagliari e il presidente Giulini perché hanno creduto in me e mi hanno dato la chance di giocare in serie A".