Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa di vigilia, aveva chiesto: "Rabbia, sì. Ma lucida". Quella follia che aveva contraddistinto l'impresa sfiorata di Madrid, andava messa dunque un po' da parte. E la Juventus ha risposto presente, accontentando il suo allenatore: una partita "da Juve", a tratti cioè con il pilota automatico, gestendo scientemente i momenti del match. Certo, a volte anche il caso gioca il suo ruolo da attore protagonista e trasforma una probabile mossa tattica di Allegri in una necessità: accade quando Miralem Pjanic accusa una contrattura ed è costretto ad uscire a circa due minuti dalla fine del primo tempo. E' la sliding door della partita, perché a quel punto l'allenatore bianconero passa al centrocampo a 2 inserendo al suo posto Douglas Costa. "Flash", si fa chiamare: nomen omen, perché dopo un minuto e ventuno secondi dal suo ingresso in campo, il brasiliano mette dentro di sinistro una palla che canta per Mario Mandzukic. L'eroe senza gloria di Madrid non sbaglia col piattone e la partita, parole di Allegri, "si mette bene" per la Juventus. Primo gol confenzionato dalla premiata ditta ex Bayern Monaco, il presagio che sarà un pomeriggio di stampo teutonico per i bianconeri.
Sì, perché già dall'inizio la novità era balzata agli occhi: i campioni del mondo nell'undici titolare sono tre. Buffon, Khedira e... lui, Benedikt Howedes. Prima di oggi, per il difensore ex Schalke 04, soltanto 68' minuti in stagione e per di più un girone fa contro il Crotone. Il destino però ha la sua puntualità e lo sfortunato tedesco riscatta un'annata colma di infortuni muscolari con un gol importante. Tuffo di testa a coprire sul secondo palo, su assist ancora di Douglas Costa, ancora di sinistro, in un'azione che ha ricordato il gol di Cuadrado contro il Milan. Howedes non segnava da quasi un anno: l'ultimo gol era arrivato infatti il 28 aprile 2017 durante Bayer Leverkusen-Schalke 04. Ein perfekter tag, scriverà poi Benedikt su Twitter: semplice da capire anche per chi non mastica il tedesco, soprattutto se è a conoscenza della vittoria dello Schalke nel derby contro il Borussia arrivata proprio oggi. "Un giorno perfetto. Una sensazione magnifica, tornare al gol dopo 5 mesi dall'ultima partita e farlo in un match così importante!" E tweet di congratulazioni arriva anche da Gelsenkirchen...
La citazione del gol di Cuadrado contro il Milan è dovuta, non solo per la somiglianza tra le azioni, ma anche per quello che avviene dopo: ovverosia un gol di Khedira. Un altro tedesco, così come in occasione del match contro i rossoneri, che chiude definitivamente i conti. L'ultima volta che due tedeschi avevano segnato un gol in una stessa partita della Juve era il 1993: Kohler e Moller. E l'assist? Beh, sì, avete indovinato. Tre su tre, per la prima volta in carriera e dopo una partita da incorniciare al Bernabeu. L'impressione è che Allegri e la Juventus abbiano trovato un'arma letale in più, dentro e fuori dal campo: perché se Douglas illumina nei 90', le sue parole non sono mai scontate nemmeno sui social. Il brasiliano è stato uno dei più lucidi e allo stesso tempo più coinvolgenti dopo la partita di Madrid: "Sono molto orgoglioso e onorato di far parte della Famiglia Juventus. Quasi un anno fa ho deciso di venire a Torino ed è stata la scelta migliore che abbia fatto in vita mia! Grazie a tutti, ai miei compagni guerrieri e ai tifosi. Purtroppo alcune cose hanno fatto sì che non potessimo conseguire ciò che volevamo, ma continuiamo a lottare per campionato e Coppa Italia. E' un sogno stare qui, continuerò a dare sempre il massimo. Grazie, vostro Flash". Parole che si concentrano tutte in questa domenica, contraddistinta dall'applauso iniziale del pubblico alla squadra. Insolito, che inorgoglisce i giocatori e paradossalmente fa aumentare la rabbia in Allegri, che avrebbe voluto che ad un tributo del genere coincidesse una qualificazione: "Mi sono girate le scatole", ammetterà a Sky Calcio Show. Sintomo di un po' di delusione e rabbia ancora da smaltire dopo l'eliminazione dalla Champions.